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Rienzi del Codacons chiama Fedez ‘Broccolino’ in un video: “Se ti abbiamo offeso ti chiediamo scusa”

Il presidente dell'associazione con un ortaggio in mano si rivolge direttamente al rapper, rispondendo all'ultima denuncia ricevuta. L'artista ha presentato querela per diffamazione e calunnia dopo la divulgazione dell'audio in cui si dice "nullatenente"

Pubblicato:20-02-2024 15:42
Ultimo aggiornamento:20-02-2024 15:42
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ROMA – La querelle tra il Codacons e Fedez è ormai una soap opera a puntate. Il presidente dell’associazione, Carlo Rienzi, ha lanciato un nuovo ‘episodio’ rispondendo in video (intitolato ‘Broccolino Fetentez’) al rapper a seguito dell’ultima denuncia ricevuta. L’artista ha presentato querela per diffamazione e calunnia dopo la divulgazione dell’audio in cui si dice “nullatenente”.

In video Rienzi, con un ortaggio in mano, sceglie la via dell’ironia per rivolgersi al suo oppositore: “Ciao Federico, sono Carletto Patatino, come mi chiami tu- dice facendo il verso alla scritta apparsa in una storia di Instagram in cui il rapper si esprimeva contro l’operato del Codacons- so che ti sei un po’ offeso perché abbiamo fatto un esposto alla Guardia di Finanza, per la rete di società di cui sei azionista, ma tu sei nullatenente, ma che ti frega? I nullatenenti non hanno niente da temere. Vedrai che non uscirà fuori niente”.

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Rienzi, però, avverte: “Anche se attento, giuridicamente, se hai società non puoi dire che sei nullatenente“. E ancora: “Poi un’altra cosa, non andare con la Lamborghini a dare i soldi ai poveri, come fanno le persone a credere che sei nullatenente, stai un po’ più attento. E ti offendi pure. Per carità, noi non vogliamo offendere nessuno”.

E non manca l’attacco finale: “Sia detto chiaramente però, sai quando ci sentiamo dire agli altri: ‘Tiziano Ferro non è che me lo ficchi’, ‘I carabinieri e i militari li chiamo infami, i poliziotti sono infami’, ‘Non fare l’emo frocio con lo smalto tra le dita’, insomma non mi sembri un tipo che ha una grande, come dire una grande, specchiata dignità che si possa offendere. Ma se ti abbiamo offeso ti chiediamo scusa caro broccolino, vedremo cosa dirà il giudice”.

ECCO IL VIDEO

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