
ROMA – “Il Mediterraneo si tinge ancora di sangue al largo della Libia confermando quanto sia drammaticamente fallimentare e disumana la scelta dell’Europa di appaltare ai libici la gestione dei flussi migratori. Quante vite bisogna ancora sacrificare prima di capire che serve un deciso cambio di strategia a livello europeo?”. Lo dichiara Silvja Manzi, segretaria di Radicali Italiani, che spiega: “La responsabilità di queste stragi non è certo di chi fa soccorso in mare, come dice Salvini, o delle città che accolgono. La causa è invece la mancanza di canali sicuri e legali di ingresso in Europa che fa proprio il gioco dei trafficanti di uomini”.
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“Aprire corridoi ai bisognosi di protezione- aggiunge Manzi- è la soluzione al centro dell’iniziativa popolare europea ‘Welcoming Europe‘ rivolta alla Commissione europea, che in Italia abbiamo promosso come Radicali Italiani, insieme a tante organizzazioni laiche e religiose. Un’iniziativa con cui chiediamo alla Commissione europea anche di decriminalizzare l’aiuto umanitario e tutelare tutte le vittime di abusi”.
“Il traguardo delle 60mila firme da raccogliere in Italia è a portata di mano, per raggiungerlo- annuncia Manzi- abbiamo deciso di lanciare una mobilitazione straordinaria il 2 e il 3 febbraio con banchetti in tante città, ma è possibile anche firmare online, sul nostro sito“.
“Per fermare questa strage- conclude l’esponente dei Radicali- è necessario che far sentire il più possibile la nostra voce alle istituzioni europee, perché si trovi finalmente una risposta comune, legale e umana, alla questione migratoria”.
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