NEWS:

Crollo università Cagliari, la Procura sequestra l’edificio

Partono le indagini, sigilli della Polizia. Il presidente della facoltà Studi umanistici: "Quel che è successo è il risultato di anni e anni di incuria"

Pubblicato:19-10-2022 09:23
Ultimo aggiornamento:19-10-2022 20:03
Autore:

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

CAGLIARI – “Una strage sfiorata per poche ore“. Lo hanno ripetuto il sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, e il rettore dell’università del capoluogo sardo, Francesco Mola, davanti alle macerie dell’ex aula magna di Geologia- ma utilizzata ora come aula della facoltà di Lingue- crollata ieri sera poco prima delle 22, fortunatamente senza provocare morti o feriti perché chiusa al momento del cedimento. E lo hanno ripetuto i molti studenti accorsi nella notte nei pressi dell’edificio di via Trentino, increduli per lo spettacolo a cui stavano assistendo: l’aula, infatti, fino alle 20 di ieri era regolarmente aperta e quindi affollata di studenti e professori per le lezioni.


IL SINDACO: “IMMAGINI SCONVOLGENTI”

Dopo i controlli i Vigili del fuoco- sul posto con le squadre Urban search and rescue e cinofile- hanno escluso la presenza di persone sotto le macerie, consentendo alle ambulanze di ripartire vuote. “Poteva essere una strage- le parole di Truzzu- fortunatamente il crollo si è verificato quando non c’erano lezioni e l’edificio era vuoto. Le immagini sono comunque sconvolgenti”.

IL RETTORE: “IL PENSIERO DELLA TRAGEDIA CI STA DILANIANDO”

“Siamo a pezzi, il pensiero che potesse anche solo lontanamente essere coinvolto qualcuno dei nostri ragazzi ci sta dilaniando”. Così il rettore dell’Università di Cagliari, Francesco Mola, dopo il crollo dell’ex aula magna di Geologia, struttura utilizzata dalla facoltà di Lingue. “Fortunatamente il crollo dell’edificio si è verificato verso le 22, i ragazzi erano in aula fino alle 20 – spiega Mola -. Ora attendiamo che i Vigili del fuoco facciano tutti controlli e poi ci facciano sapere quando potremo riaprire la parte idonea”.


Il rettore prosegue: “Conoscere le cause di quanto è avvenuto per noi è fondamentale perché ci consentirà di capire in che modo si potrà intervenire. Le cause potrebbero essere tante, strutturali dell’edificio crollato o di quello dietro, oppure del terreno. Non è semplice ora capire quali possano essere”. In questa settimana, fa sapere Mola, ci sarà una sospensione per le lezioni del corso di laurea in Lingue, “per permettere agli studenti e alle studentesse di potersi riorganizzare. Da lunedì si andrà online, per prenderci il tempo tecnico per individuare gli spazi per far continuare le attività in presenza”.

STUDENTI IN PROTESTA OCCUPANO L’UNIVERSITÀ

Centinaia di studenti si sono riversati questa mattina in via Università a Cagliari, sede del Rettorato, per manifestare a poche ore dal crollo dell’ex aula Magna di Geologia, ora utilizzata dalla facoltà di Lingue. Gli studenti hanno osservato due minuti di silenzio, perché, spiega Sara Piu, responsabile Lingue di ResetUnica, “oggi siamo in lutto. Ieri non è crollato soltanto l’edificio che ospitava le nostre lezioni, ma il nostro diritto allo studio. Chissà quando potremo riprendere le lezioni in presenza”.

Ieri, prosegue, “abbiamo rischiato la vita, deve essere chiaro a tutti“. Alla luce di quanto successo ieri, “chiediamo responsabilità e riflessione – spiega Francesco Stochino, rappresentante degli studenti nel classe Ersu – deve essere portata avanti una verifica immediata di tutte le aule e le strutture universitarie”.

Il corteo di studenti, dopo il sit in sotto il Rettorato di via Università, si è riversato all’interno della sede principale del Magistero, dove i ragazzi aspettano di parlare con il rettore Francesco Mola. Molti i cori contro lo stesso Mola, e qualcuno anche per l’ex rettrice, Maria Del Zompo, accusati evidentemente di non aver vigilato abbastanza sulla sicurezza degli edifici universitari. All’esterno del Magistero, nella facciata dietro l’ingresso principale, le macerie della struttura collassata ieri.


Gli studenti universitari di Cagliari occuperanno ad oltranza il Magistero, fino a quando non avranno un confronto con il rettore Francesco Mola, dopo il crollo, ieri, dell’ex aula Magna di Geologia. Lo ha deciso l’assemblea straordinaria convocata questa mattina in aula Capitini, dopo la manifestazione e il corteo che ha attraversato la città. La rabbia degli studenti è tanta, non solo perché Mola non si è presentato all’assemblea come auspicavano, ma è legata anche al fatto che le lezioni dell’ateneo – ad esclusione di Lingue – oggi si sono regolarmente tenute.

Gli studenti si aspettavano un segnale forte dal rettore – e dai docenti – dopo il grave accaduto di ieri notte, e infatti questa mattina, durante la prima occupazione del Magistero, hanno fatto il giro delle classi per invitare studenti e professori ad unirsi alla protesta. Un “reclutamento” forzato che ha provocato anche qualche tensione.

Non ci fidiamo più – spiega un rappresentante degli studenti durante l’incontro – dobbiamo pretendere che le analisi sulla sicurezza degli edifici che stanno facendo in queste ore, vengano date in mano anche ai dottorandi che hanno i mezzi per capire quale sia la situazione”. La prima cosa “che va richiesta all’università, alla Regione, all’Ersu e al Comune, è di fare in modo che l’Università sia davvero accessibile – spiega una ragazza – e che i nostri soldi non vengano utilizzati per ‘schifezze’ come l’asilo nido“.

Sottolinea un’altra studentessa: “Dobbiamo pretendere che dopo questo evento ci sia un controllo di tutti i dipartimenti, che stanno cadendo a pezzi. Temo, dopo quello che è successo, che ora ci si concentri solo sul Magistero, e dobbiamo evitarlo. Vogliamo tornare in aula con tranquillità, non si può rischiare di morire mentre si studia“.

GLI STUDENTI: “ORA STOP TASSE”

La sospensione delle tasse per l’anno accademico in corso e il rimborso di quelle dell’anno precedente. E ancora. La rassicurazione che venga istituita una commissione d’inchiesta per accertare le responsabilità dell’accaduto. Queste le rivendicazioni degli studenti universitari di Cagliari – riuniti in assemblea straordinaria nell’aula Capitini in Magistero – una bozza di manifesto che verrà sottoposto alla stessa assemblea e quindi inoltrato al rettore Francesco Mola, all’indomani del crollo dell’ex aula Magna di Geologia, utilizzata per le elezioni della facoltà di Lingue.

Per quanto riguarda la commissione d’inchiesta, i rappresentanti degli studenti pretendono di prendere parte ai lavori e che la commissione “svolga la propria attività in piena trasparenza”. Quello che è successo, si legge, “non è una imprevedibile catastrofe, ma il frutto di decenni di tagli all’istruzione. Il diritto allo studio non è garantito, la nostra stessa vita è ogni giorno in pericolo, riteniamo sia del tutto ingiustificato continuare a pagare tasse proibitive per migliaia di studenti“. Tra le rivendicazioni, anche un Piano sull’edilizia universitaria in grado di garantire “spazi sicuri e adeguati”.

ALLA MANIFESTAZIONE ANCHE L’EX SINDACO ZEDDA

Presente alla manifestazione degli studenti in via Università anche Massimo Zedda, consigliere regionale dei Progressisti ed ex sindaco di Cagliari: “Queste cose non possono capitare, un edificio non può crollare rischiando di travolgere studenti e docenti – spiega -. Le risorse che il presidente della Regione ha immaginato per nuove strutture, devono essere messe a disposizione per verificare le condizioni di sicurezza si quelle già esistenti”. Gli studenti, dopo il presidio in Rettorato, hanno deciso di spostarsi in corteo verso via Trentino, dove è accaduto il crollo, e dove il rettore Francesco Mola sta seguendo i lavori di messa in sicurezza dell’area.

PROCURA APRE LE INDAGINI E SIGILLA L’INTERO STABILE

La Procura di Cagliari ha aperto le indagini, era inevitabile, sul crollo della palazzina che ospita la facoltà di Lingue dell’Università del capoluogo sardo. L’ipotesi di reato, al momento, è di crollo colposo di edificio. La stessa Procura ha ordinato il sequestro dell’intero stabile- i sigilli sono stati piazzati oggi dagli agenti della Mobile, mentre era in corso la protesta degli studenti- anche delle parti rimaste in piedi.
“Quello che è successo ieri è il risultato di anni e anni di incuria- ha spiegato davanti all’assemblea degli studenti riuniti nell’aula magna Capitini Antonello Mura, presidente della facoltà di Studi umanistici (i manifestanti aspettavano il rettore Francesco Mola, ma non si è presentato, ndr)-. Abbiamo un patrimonio di 330.000 metri quadri, gestirlo è difficilissimo, e per circa 20 anni non è stato fatto nulla“. Il rettore, ha fatto sapere Mura, “ha previsto la modifica di una norma sui controlli degli edifici, dove non era previsto un controllo sistematico di tutti gli immobili. Ci sarà una delibera del Consiglio di amministrazione che pone a regime il controllo a tappeto dell’intero patrimonio”.
Gli studenti, che hanno comunque apprezzato l’intervento di Mura- “almeno ci ha messo la faccia”, i commenti dai banchi- hanno protestato chiedendo al presidente della facoltà rassicurazioni sul fatto che non si attiverà la dad, ma si cerchino soluzioni alternative. “A me le parole non bastano- ha tuonato una studentessa- avete mandato in aula delle persone dieci ore dopo un crollo del genere, senza, mi sembra chiaro, fare controlli adeguati. Io voglio fogli scritti e firmati da ingegneri che mi dicono che posso tornare in aula. Come si fa ad andare a lezione come se non fosse accaduto nulla?”.
Concetti ribaditi da un altro studente: “Non dobbiamo entrare nelle aule di nessuna facoltà finchè non c’è un certificato di agibilità di tutte le strutture. Documento che deve essere inserito nel sito di Unica, per una questione di trasparenza”.
Quindi un’altra studentessa: “Se si bloccano le lezioni, la dad non può essere la soluzione. Gli spazi ci sono, bisogna utilizzarli, anche perchè noi paghiamo tasse salate”.

Sottolinea infine Annalaura Vargiu, una delle studentesse di Lingue che ieri era a lezione poco prima che l’aula crollasse: “È assurdo essere costretti di nuovo alla Dad. Parlo per noi di Lingue e comunicazione, ma in generale anche per gli altri corsi di laurea: è veramente frustrante dover essere relegati a casa, quando invece il fulcro della nostra facoltà è proprio la comunicazione e il contatto diretto con le persone”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it