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NAPOLI – Mauro Severino, autore dell’omicidio di Patrizio Falcone, il 42enne marittimo ucciso con una coltellata al cuore per diverbi condominiali lo scorso 23 maggio a Napoli, nel quartiere di Marianella, è stato condannato a 24 anni di carcere. Oggi la sentenza della Prima sessione di Corte d’Assise.
In aula all’udienza anche l’assessora del comune di Napoli Alessandra Clemente in rappresentanza dell’Amministrazione costitutita parte civile, insieme alla Fondazione Polis, nel processo penale a carico del responsabile dell’omicidio. “Ai familiari e ai figli di Patrizio va la nostra vicinanza come città e come amministrazione e ci battiamo per una città senza violenza affinché – ha dichiarato Clemente – ciò che è accaduto non sia dimenticato e il responsabile di un omicidio così crudele condannato dalla giustizia grazie al lavoro delle forze dell’ordine e alla magistratura”.
“Ringrazio per non averci fatto sentire soli tutte le istituzioni e le forze dell’ordine che sono state dal primo momento al nostro fianco: il Comune di Napoli, la Fondazione Polis, l’Arma dei carabinieri di Piscinola e la Magistratura”. Queste le parole di Anna Gaeta, moglie di Patrizio Falcone, che ha aggiunto: “sono impegnata a dare il buon esempio ai miei figli così come ha sempre fatto il loro papà. Vogliamo giustizia non vendetta e che le vittime di violenza di ogni tipo non siano mai lasciate sole”.
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