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Puglia. La sfida di Emiliano: “Programma più di sinistra del mio non c’è”

[caption id="attachment_9321" align="alignleft" width="300"] M. Emiliano[/caption] ROMA - Una quarantina

Pubblicato:19-05-2015 14:23
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:20

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M. Emiliano

M. Emiliano

ROMA – Una quarantina di pagine, quindici priorità e cinque “pietre miliari”. Il pre-programma di Michele Emiliano Governatore di Puglia è pronto, già costruito, scritto votato dai pugliesi che in 6 province e per due mesi hanno animato le sue Sagre. Ma, soprattutto, “un programma più a sinistra di questo non esiste”.

Nonostante scaramanticamente provi a distogliere l’attenzione dai sondaggi che lo danno in nettissimo vantaggio, Emiliano è già un passo avanti. Non solo è praticamente certo della vittoria alle Regionali, ma ha anche già raccolto la bozza di provvedimenti che dovrebbe guidare il suo mandato. Lo ha fatto “spendendo tutti i fondi della campagna elettorale” nell’organizzazione di un tour programmatico “dal basso”, nel tentativo di tradurre in maniera scientifica la volontà popolare del centrosinistra in un documento reale e vincolante. La summa di un’enormità di istanze e idee veicolate dai report di fine Sagra, settimana dopo settimana, e poi votate sabato scorso nell’evento finale “deliberativo”. C’è dentro un po’ di tutto: welfare, lavoro, sanità, ambiente, cultura, turismo.

“Il nostro programma- ha detto Emiliano- ha un’origine politica legata alle oltre tremila persone che hanno lavorato in questi mesi alle Sagre, cui si aggiunge l’imprimatur dei partiti che lo hanno condiviso e integrato. Laddove dovessi vincere le elezioni sarò l’esecutore di questi indirizzi. Abbiamo messo insieme questo patrimonio di idee non ‘contro’ qualcosa, ma per costruire un progetto comune. È possibile far funzionare una macchina così complessa, che va avanti da mesi, solo quando c’è grande coesione politica e grande competenza. Il processo partecipativo che abbiamo avviato in questa campagna elettorale non ha precedenti in Italia, non era mai accaduto che un programma così vasto fosse realizzato con questa tecnica, che diventerà legge regionale”.


Dalla visione complessiva della Puglia del futuro, Emiliano tira fuori “cinque proposte di legge da approvare subito”. E cioè: una legge sulla partecipazione attiva (per promuovere e assicurare concretamente la partecipazione alla programmazione regionale), l’istituzione del consiglio superiore della sanità (che avrà il compito di valutare le performance delle strutture pubbliche e private accreditate), una legge sulla lobby (affinché le forme di rappresentanza di interessi presso le istituzioni siano trasparenti), un piano straordinario per attrarre i giovani e attrarre “cervelli” in Puglia (puntando sull’alta formazione per far arrivare investimenti economici, intelligenze e creatività da tutta Europa in Puglia) e reddito di cittadinanza per l’inclusione attiva.

L’atto finale, in attesa che in Puglia cali il premier Renzi a ‘benedire’ la prossima amministrazione, Emiliano lo consuma riproponendosi una volta di più come “dialogatore”: “L’astensionismo noi non pensiamo di sconfiggerlo con appelli o, peggio ancora, incentrando la dialettica politica sulle categorie amico/nemico. Noi pensiamo di poter riportare alla politica moltissime persone di tutte le generazioni riconoscendo loro il diritto, legislativamente previsto, di avere un ruolo attivo, nella predisposizione dei programmi e delle liste, secondo procedure verificabili e pubbliche”.

Ancora una volta, ha aggiunto, “così come è stato per dieci anni da sindaco, mi candido per essere prima di tutto il presidente di chi non ha mai contato niente. Quelli che contano qualcosa saranno ovviamente interlocutori importanti e avranno tutto lo spazio e l’attenzione che meritano. Ma esistono tante persone che non contano, che non arrivano nemmeno a farle le domande perché non hanno neanche il fiato e la forza per chiedere qualcosa. Ed io cercherò di essere soprattutto il loro sindaco di Puglia, consapevole che avrò bisogno del supporto di una intera comunità. In questa campagna elettorale la nostra comunità ancora una volta è apparsa. Questa comunità- ha concluso Emiliano- ha in mano il destino della regione e dovremo essere particolarmente bravi a fare in modo che continui ad essere partecipe anche dopo le elezioni”.

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