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“Questo non è un disco country. È un disco di Beyoncé”: la postar affronta le critiche sul suo prossimo progetto

"È nato da un'esperienza in cui non mi sono sentita la benvenuta", scrive l'artista che si appresta a pubblicare un album che mescola il sound 'Beyoncé' al country: un genere che per decenni è sembrato appartenere solo a una categoria di americani

Pubblicato:19-03-2024 18:29
Ultimo aggiornamento:19-03-2024 18:29
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beyonce cowboy carter
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ROMA – “Questo non è un disco country. Questo è un disco di Beyoncé”. La popstar non si tira indietro e affronta le critiche ricevute per l’arrivo di “Cowboy country”, secondo capitolo della saga di “Renaissance”.

Se nel primo album, uscito a luglio 2022, Beyoncé ammaliava il suo pubblico con sonorità house e dance, questa volta – come suggeriscono i singoli “Texas Hold ‘Em” e “16 Carriages” – si tuffa in un genere che per decenni è sembrato appartenere solo a una categoria di americani. E non è un caso che molte radio statunitensi abbiano avuto difficoltà a passare il successo “Texas Hold ‘Em”, costretti solo dai tanti messaggi dei fan che lo reclamavano.

Con il singolo, poi, Beyoncé è diventata la prima donna afro-americana ad ottenere il primo posto della Billboard Hot 100 Country.


CRITICHE E RAZZISMO

Così, pubblicando la cover del disco su Instagram, Queen Bey scrive: “Oggi segna l’inizio del countdown di 10 giorni all’uscita dell’Act II (così viene chiamato il disco, ndr). Grazie dal profondo del mio cuore a tutti i supporters di Texas Hold ‘Em e 16 Carriages. Mi sento onorata di essere la prima donna nera con un singolo alla numero uno della classifica Hot Country. Non sarebbe successo senza l’ondata di supporto di ognuno di voi. Spero che, fra qualche anno, la razza di un artista diventi irrilevante quando si menziona il genere di musica che rilascia“.

Un episodio non troppo felice è stato la genesi del progetto: “Lavoro a questo album da oltre 5 anni. È nato da un’esperienza che ho avuto anni fa in cui non mi sono sentita la benvenuta…ed era molto chiaro che non lo fossi”. Con tutta probabilità, Beyoncé si riferisce al brano “Daddy Lessons”, che già affondava le sue radici nel country. Un genere, tra l’altro, che la popstar conosce bene essendo nata in Texas.

“A causa di quella esperienza- scrive- mi sono tuffata a fondo nella storia della musica country e ho studiato il nostro ricco archivio musicale. È bello come la musica possa unire così tante persone in giro per il mondo, mentre può anche amplificare le voci di alcune persone che hanno dedicato le loro vite istruendosi sulla nostra storia musicale”.

E aggiunge: “Le critiche che ho affrontato entrando la prima volta nel genere mi hanno costretta a spingermi oltre i limiti che mi erano stati messi addosso. Act II è il risultato di una sfida con me stessa e del prendermi il mio tempo per unire e fondere generi e creare questo lavoro”.

COLLABORAZIONI IN ARRIVO

Poi l’annuncio: “Ho un paio di sorprese nel disco e ho collaborato con brillanti artisti che rispetto profondamente”. In questi giorni si è parlato anche di una collaborazione, non confermata, con Bruno Mars.




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