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Aereo con trenta passeggeri in fiamme all’aeroporto di Bologna. Ma è solo un’esercitazione

Centocinquanta persone coinvolte nella simulazione 'a tutto campo' andata in scena questa notte a Bologna per testare il coordinamento dei vari soggetti coinvolti nelle operazioni di soccorso

Pubblicato:18-10-2022 15:55
Ultimo aggiornamento:18-10-2022 17:04

ESERCITAZIONE AEROPORTO BOLOGNA
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BOLOGNA- Uno e trenta di notte. Un aeromobile da poco decollato per Marsa Alam con a bordo 30 persone tra passeggeri e membri dell’equipaggio dichiara lo stato di emergenza per un grave malfunzionamento del sistema idraulico e chiede di poter rientrare a Bologna. Al momento dell’atterraggio, però, il pilota perde il controllo del velivolo che, ruotando su se stesso, esce di pista e si spezza in due parti.

COSÌ SI TESTANO I SISTEMI DI SICUREZZA

E’ accaduto questa notte all’Aeroporto Marconi, ma per fortuna si è trattato solo di un’esercitazione, l’ottava a ‘tutto campo’ per l’Aeroporto di via Triumvirato. Insomma, un incidente simulato, che ripete quanto accaduto realmente ad un volo cargo in Costarica nell’aprile di quest’anno, per testare i sistemi di sicurezza e la capacità di coordinamento dei diversi soggetti coinvolti nelle operazioni di soccorso.


COINVOLTI NEI SOCCORSI SIMULATI 150 OPERATORI


La simulazione ha coinvolto circa 150 persone tra AdB, Enac, Enav, Vigili del Fuoco, 118, Pssa-Croce Rossa Italiana, Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Dogana, Reparto Volo dei Vigili del fuoco, Protezione civile e Prefettura di Bologna.

MOBILITATI VIGILI DEL FUOCO E CROCE ROSSA

La Torre di Controllo del Marconi ha dapprima allertato il servizio antincendio aeroportuale richiedendo uno schieramento in attesa dell’atterraggio dell’aereo in difficoltà con l’attivazione del Piano di emergenza aeronautica e subito dopo l’atterraggio ha dichiarato lo stato di incidente. Chiuso lo scalo al traffico aereo, sono intervenuti cinque mezzi di soccorso dei Vigili del fuoco aeroportuali, con altri due automezzi di soccorso e un autoveicolo adibito ad unità di comando locale, i mezzi del 118, con 12 ambulanze e due auto mediche.

TRE MINUTI PER INTERVENIRE

In meno di tre minuti le squadre dei pompieri del distaccamento aeroportuale hanno simulato l’arrivo sul troncone di fusoliera vicino e lo spegnimento delle fiamme. In collaborazione con il 118 è stato fatto il triage dei passeggeri, intervenendo quando necessario con le manovre di rianimazione cardiopolmonare e di immobilizzazione dei traumatizzati. Vicino all’area dell’incidente sono state allestite quattro tende di supporto, per riparare i passeggeri estratti dall’aereo e gli operatori in fase di triage.

ANCHE I DRONI IN VOLO

Un drone della Protezione civile e due droni dei Vigili del fuoco si sono alzati in volo, per consentire alla centrale operativa di vedere dall’alto la scena dell’incidente e seguire le fasi del primo soccorso. Sono state attivate da AdB le procedure di post-soccorso che prevedono l’apertura, ad opera dei volontari formati per l’emergenza, delle sale dedicate all’assistenza ai passeggeri superstiti e ai loro parenti e amici e l’attivazione da remoto attraverso la piattaforma online del Centro operativo per l’emergenza cui partecipano tutti i rappresentanti degli enti coinvolti.

SUL CAMPO ANCHE I TRUCCATORI PROFESSIONISTI

Hanno preso parte alla simulazione anche i truccatori e i simulatori della Croce Rossa che hanno reso più realistica l’esercitazione permettendo ai soccorritori di affrontare le problematiche legate al trattamento di traumatizzati con ferite fisiche e con reazioni emotive tipiche di questa tipologia di incidenti. Sono inoltre intervenuti in qualità di osservatori qualificati diversi studenti del Politecnico di Milano, alcuni membri della Fondazione 8 Ottobre 2001 (incidente di Linate) e della associazione Mayday Italia.

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