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Vannacci destituito dall’incarico, lui: “Rivendico ciò che ho scritto”

Il generale: "Dal libro non traspare tono lesivo della dignità di alcuno"

Pubblicato:18-08-2023 16:36
Ultimo aggiornamento:19-08-2023 15:29

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ROMA – “Io non mi sento assolutamente di fare passi indietro, rivendico quello che ho scritto e, come ho già detto, leggendo il libro non traspare alcun tono lesivo della dignità di qualcuno od offensivo“. Lo afferma il generale Roberto Vannacci, ospite del contenitore televisivo del Tg4, ‘Diario del giorno’.

Oggi lo Stato Maggiore dell’Esercito ha deciso di rimuovere Vannacci dalla guida dell’Istituto geografico militare di Firenze dopo le polemiche suscitate dal libro autoprodotto dallo stesso militare, dal titolo ‘Il mondo al contrario’. Un libro in cui il generale esterna alcune sue convinzioni razziste, misogine, anti-ambientaliste e altro ancora. Secondo il 55enne ex capo dei paracadutisti della Folgore, il libro “è scritto in un linguaggio che non è triviale, non è volgare, come qualcuno lo ha definito. Non uso mai parole volgari. Uso parole di mondo, parole che si possono usare tra persone che discutono normalmente. Non sono parole erudite ma l’ho fatto apposta: volevo che il libro fosse di facile accesso per tutti“.

“Rivendico il diritto a esprimere le proprie opinioni- continua il generale spezzino- quando queste sono espresse secondo dei canoni, dei termini che non siano lesivi e che non siano offensivi“. “Non ho alcun problema- tiene poi a precisare Vannacci- a sostenere una denuncia per calunnia o per offesa, se qualcuno riuscirà a dimostrare dove questa offesa è stata perpetrata. Non vedo quindi perchè io debba fare un passo indietro per un libro in cui esprimo e manifesto liberamente i miei pensieri“.


“Mi potrà essere mossa la critica che i toni sono forti- dice ancora- ma il tono forte di un libro è quello che viene scritto probabilmente per suscitare anche un certo interesse da parte del lettore“. Per quanto riguarda l’eventuale ricorso contro la sua rimozione, Roberto Vannacci dichiara che “si tratta di cose che verranno decise nell’ambito del processo formale che sarà instaurato. Quello che deciderà di fare la Forza Armata non riguarda l’ampio pubblico al quale questa trasmissione è dedicata. Sono cose totalmente di servizio– conclude- per le quali risponderò nelle sedi e secondo le procedure più opportune”.

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