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GENOVA – Fase 3 o seconda parte della fase 2, poco importa: Genova riparte in tutto e per tutto. Nel primo giorno post lockdown, arriva anche il primo vero corteo dell’era coronavirus. O meglio, per dirla con i sindacati, “una passeggiata a distanza e con mascherina”. E non poteva che essere dei metalmeccanici di ArcelorMittal, l’ex Ilva di Cornigliano.
In sciopero da venerdì sera, dopo che l’azienda aveva chiesto un nuovo ampliamento della cassa integrazione per covid, mentre molte altre realtà del territorio si apprestano a tornare alla normalità. Per i sindacati, una ‘furbata’ della nuova proprietà che cercherebbe di raccimolare più soldi possibili dallo Stato, prima di abbandonare l’Italia. Tanto che il malcontento si è concretizzato anche in un esposto in Procura, una lettera all’Inps e anche all’ispettorato del lavoro.
Stamattina, quindi, concentramento davanti ai cancelli della fabbrica a partire dalle 7, l’assemblea e la decisione di proseguire l’agitazione con un corteo verso il centro della città, partito alle 8.45, anche se il nuovo decreto della presidenza del consiglio consentirebbe manifestazioni solo stanziali.
“Ma noi siamo un po’ testardi”, dicono i lavoratori. Mascherine e distanziamento sociale assicurati, dopo mesi di apparente tregua si torna in piazza. Intanto, alle 16 è previsto un nuovo incontro in Prefettura, dopo quello di sabato, a cui parteciperanno anche il governatore Giovanni Toti e il sindaco Marco Bucci.
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