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Migranti, a Bologna Merola lancia la campagna anti-paura

La proposta di Merola è arrivata durante il Consiglio solenne di oggi in occasione della Giornata mondiale del migrante e del rifugiato

Pubblicato:18-01-2017 22:00
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 10:48

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BOLOGNA – “Da qui alla prossima celebrazione dobbiamo darci delle sedute consiliari assieme alla Giunta, nei rioni della città, per dare una risposta a questo: come facciamo a non alimentare la percezione di insicurezza presente fra i cittadini in relazione ai migranti? Già se condividiamo questa domanda è un bel passo avanti”. E’ la proposta avanzata dal sindaco di Bologna, Virginio Merola, oggi in aula durante la seduta solenne del Consiglio comunale dedicata alla Giornata mondiale del migrante e del rifugiato. Inevitabile, visto il tema, un passaggio di Merola sui Cie “Conoscete la mia posizione e continuo a ritenere che una delle azioni più importanti che abbiamo fatto come amministrazione nel mandato precedente sia stata quella di aver contribuito alla chiusura di questi luoghi disumani e aver trasformato il Cie in Hub”. Detto questo, dopo l’incontro a Roma con il ministro Marco Minniti, Merola afferma (fuori dall’aula) che non ci sono novità sulla concreta collocazione di uno dei nuovi Cie in regione: “Aspettiamo il testo del decreto”. Nel frattempo “credo che noi, oltre a ospitare dei ragazzi, come è avvenuto oggi, che protestano contravvenendo alle regole- dice Merola durante l’intervento- dovremo vedere di coinvolgere questi ragazzi, ma anche tanti altri, per riflettere e attirare l’interesse di qualcuno nei nostri rioni di periferia sulla diffusione di conoscenza” rispetto al fenomeno migratorio. “Non possiamo fare della discussione culturale qualcosa di presuntuoso- aggiunge il primo cittadino- in cui diciamo alla gente ‘leggetevi i dati, ricordatevi che prima eravate migranti’. Dobbiamo cercare insieme di essere in contatto, di essere popolari”.

Altrimenti, avverte Merola, “questi Consigli comunali diventano una meritoria testimonianza di solidarietà su quello che sta avvenendo, ma ognuno rimane nelle proprie convinzioni. Su questo mi riprometto, dopo il testo del decreto e dopo le altre misure annunciate, di avere sessioni specifiche per discutere con voi questi temi andando come Consiglio comunale nei rioni”. Intanto, per Merola “è importante che il Governo abbia iniziato ad assegnare ai Comuni il bonus di 500 euro per ogni migrante accolto, un sostegno economico ai territori che fanno la loro parte. Per la città di Bologna, che accoglie in media più di 1.000 migranti sui circa 2.000 del territorio metropolitano, l’adesione all’accordo mette a disposizione circa 500.000 euro“. Inoltre, segnala il sindaco, come Bologna “avremo anche il compito di coordinare i sindaci del territorio per verificare la loro volontarietà all’accoglienza”: a questo proposito, “credo che uno dei passi successivi dovrà essere una conferenza dei sindaci della Città metropolitana su come dare applicazione all’accordo sulla diffusione del sistema Sprar”. Merola, poi, si sofferma sull’idea dei lavori socialmente utili “per chi è in attesa di risposta. Credo sia molto interessante, che va sperimentata con regole chiare e che soprattutto dev’essere adeguatamente inserita nel nostro mercato del lavoro per evitare contrapposizioni ed equivoci”. E in tutto questo, afferma Merola, di fronte all’emergere di “egoismi nazionali” e muri “l’Europa balbetta e non trova una soluzione condivisa”. La regolamentazione del diritto d’asilo “continua a non essere modificata mentre si moltiplicano le prese d’atto che la Convenzione di Dublino, firmata da un governo di centrodestra dove c’era anche la Lega, va modificata”.

Quella di Merola contro il Carroccio è una vera e propria “ossessione”, replica la leghista Lucia Borgonzoni, accusando il sindaco di essersi lanciato in “fantasiose ricostruzioni storiche, come quella imbarazzante su Dublino3 che, ricordo al primo cittadino, è stato sottoscritto da Enrico Letta, con Angelino Alfano ministro dell’Interno ed Emma Bonino degli Esteri. Se si vuole parlare di un fenomeno come quello legato all’immigrazione e all’accoglienza, prima di pontificare- attacca Borgonzoni- bisognerebbe studiare, i problemi non si risolvono con piccoli slogan, per di più sbagliati”. Sempre rispetto alla giornata su migranti e rifugiati celebrata in Comune, infine, va segnalato che il gruppo di Coalizione civica ha deciso di esporre uno striscione con la scritta “refugees welcome” da una finestra che dà sul cortile del pozzo. Oggi, intanto, l’assessore al Welfare di Palazzo D’Accursio, Luca Rizzo Nervo, ha partecipato ad un incontro con l’Anci regionale, i prefetti dell’Emilia-Romagna, il prefetto Mario Morcone (capo del dipartimento Immigrazione del ministero dell’Interno) e il responsabile dell’area Immigrazione dell’Anci nazionale, Luca Pacini. Obiettivo dell’incontro era “illustrare il nuovo piano frutto dell’accordo tra Anci e ministero sulla rupartizione dei migranti- spiega Rizzo Nervo- e quindi sulla prospettiva, a questo punto molto concerta, di consolidamento del sitema Sprar con i Comuni protagonisti”. Non si è parlato dei nuovi Cie, assicura Rizzo Nervo. Qualche informazione in più era attesa tra oggi e domani, con la presentazione del piano da parte di Minniti alla Camera e poi con l’incontro tra lo stesso ministro e la Conferenza Stato-Regioni, ma il primo appuntamento è saltato e il secondo rinviato alla prossima settimana.


di Maurizio Papa, giornalista professionista

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