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Clima, parlamento Ue: – 30% emissioni Co2 al 2030 e rimpiazzare alberi tagliati

La proposta dell'Europarlamento in linea con l'Accordo di Parigi: per l'entrata in vigore si attende l'ok del Consiglio

Pubblicato:17-04-2018 16:03
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:46
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alberi foreste
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ROMA – Le emissioni di CO2 prodotte da agricoltura, trasporti, edilizia e rifiuti dovranno essere ridotte del 30% per il 2030 e la deforestazione dovrà essere compensata piantando nuovi alberi. Questi sono gli obiettivi di due proposte di legge Ue adottate martedì in via definitiva dal Parlamento europeo. Il regolamento è stato approvato con 574 voti favorevoli, 79 contrari e 32 astensioni. Il Consiglio dovrà approvare formalmente entrambi i testi, già concordati informalmente in prima lettura con i deputati, prima che possano entrare in vigore.

Gli obiettivi dell’Ue dovranno essere trasformati in obiettivi nazionali vincolanti per i settori che non rientrano nell’attuale sistema comunitario di scambio delle quote di emissione, vale a dire l’agricoltura, i trasporti, l’edilizia e i rifiuti, che insieme rappresentano circa il 60% delle emissioni di gas a effetto serra dell’Unione. Questi tagli contribuiranno a rispettare l’impegno collettivo dell’Ue di ridurre del 40% le emissioni di gas a effetto serra in tutti i settori e riportarle ai livelli del 1990, come previsto dall’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici.

“Abbiamo fatto del nostro meglio per concordare un ambizioso regolamento europeo in materia di azione sul clima, nonostante i tentativi di molti governi dell’Ue di minare la nostra ambizione“, dice il relatore Gerben-Jan Gerbrandy (ALDE, NL). “Grazie alle pressioni del Parlamento- aggiunge- siamo riusciti a ridurre il budget di carbonio consentito con le emissioni di circa quattro milioni di automobili. I governi europei dovranno fare di più e prima. Ritardare l’azione in favore del clima non è più possibile; questo regolamento chiede a tutti i governi di accelerare gli investimenti verdi per affrontare le emissioni provenienti da agricoltura, trasporti, rifiuti ed edifici”.


Il Parlamento ha adottato un’altra normativa volta a ridurre le emissioni di gas a effetto serra derivanti dall’uso del suolo e dalla silvicoltura e ad aumentare il livello delle emissioni assorbite dalle foreste per far fronte ai cambiamenti climatici. Attualmente, le foreste dell’Ue assorbono l’equivalente di quasi il 10% del totale dei gas a effetto serra prodotti dall’Unione ogni anno. La legge approvata stabilisce che i Paesi dell’Ue dovranno garantire che la deforestazione sia bilanciata da nuovi alberi e introduce le misure da adottare per promuovere l’assorbimento di CO2 delle foreste, delle coltivazioni e dei pascoli. I deputati hanno rafforzato queste disposizioni aggiungendo che, entro il 2030, gli Stati membri dovranno impegnarsi affinché l’assorbimento di CO2 superi le emissioni, in linea con gli obiettivi a lungo termine dell’Ue e con l’Accordo di Parigi.

“Le attività LULUCF riguardano il contributo positivo dell’agricoltura e della silvicoltura per combattere i cambiamenti climatici”, dice il relatore Norbert Lins (PPE, DE). “Il Parlamento si è impegnato per trovare un equilibrio tra flessibilità e le norme contabili comparabili per i 28 Stati membri- aggiunge-. Sono convinto che siamo riusciti a rafforzare la bioeconomia – legno per edilizia, mobili e bioenergia. Con questa legislazione stiamo inviando un messaggio: desideriamo che le nostre foreste in Europa continuino a essere gestite in modo sostenibile e continuare a mantenere una forte silvicoltura in Europa”.

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