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Prodi attacca Meloni: “Cavalca le contraddizioni di Orban”. Poi lancia Schlein: “Può essere la federatrice del centrosinistra”

"Orban è sempre contro l'Europa ma non sarà mai fuori dall'Europa"

Pubblicato:16-12-2023 11:33
Ultimo aggiornamento:17-12-2023 16:49
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romano prodi
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ROMA – “Non si può guidare a lungo guardando lo specchietto retrovisore, la Brexit è stata frutto dello specchietto retrovisore. Quando conversavo con i colleghi erano tutti coscienti dei rischi, ma dicevano che Londra non si è mai fatta comandare da nessuno. La Brexit sta dando frutti tali per cui possiamo essere sicuri che nessun Paese ripeterà quell’errore. Orban è sempre contro l’Europa ma non sarà mai fuori dall’Europa, malgrado le contraddizione che anche il nostro Governo cavalca con grande raffinatezza“. Lo dice Romano Prodi partecipando al Forum organizzato da Pd “Sociale, verde, giusta: l’Europa che vogliamo”.  L’ex premier nel corso del suo lungo intervento ha parlato anche della segretaria del Pd dichiarando: “Elly Schlein può essere la federatrice del centrosinistra”.

La due giorni del Forum, che si svolge nella Capitale negli stessi giorni della festa di Fratelli d’Italia Atreju, ha preso il via ieri con una sessione plenaria, che ha visto alternarsi sul palco degli Studios di Roma donne e uomini che rappresentano le istituzioni politiche europee e figure del mondo della cultura e dell’informazione.

Dopo i saluti di apertura del responsabile Esteri del Partito Democratico Peppe Provenzano, sono intervenuti Pina Picierno, Giacomo Filibeck, Brando Benifei e Federica Miogherini, lasciando poi il palco a un dibattito tra Lucia Annunziata, Rosy Bindi e lo stesso Provenzano. Dopo di loro è stato il turno di Iratxe Garcia Perez, presidente del gruppo dei Socialisti e Democratici al Parlamento Europeo, seguita da Paolo Gentiloni, commissario europeo per l’Economia. Ha chiuso i lavori della mattinata un monologo dello scrittore Antonio Scurati sul ritorno dei nazionalismi e populismi in Europa.


UE. PRODI: DIRITTO DI VETO E POPULISMI DRAMMA PER L’EUROPA

“Il passaggio progressivo di potere dalla Commissione al Consiglio ha portato a un cambiamento radicale accompagnato da uno dei drammi dell’Europa, ovvero il diritto di veto e l’aumento degli estremismi e dei populismi”. Lo dice Romano Prodi partecipando al Forum organizzato da Pd “Sociale, verde, giusta: l’Europa che vogliamo”.

PRODI: BASTA MECCANISMO UNANIMITÀ, NON SI GOVERNA

“Sono due le direzioni in cui il riformismo si deve spingere: la fine dell’unanimità, perché con l’unanimità non si governa nemmeno un condominio, e perché l’Ue ha diversi livelli di integrazione”.

PRODI: UE COME UN PEZZO DI PANE, SE NON È BEN COTTO NON È BUONO

“L’Europa è un ottimo pezzo di pane, ma un pane ancora mezzo cotto e mezzo crudo. Il pane è buono ma se non è ben cotto, non piace”, spiega Prodi. L’ex presidente della Commissione Ue sottolinea che occorre un’Europa “che sia unita, grande e torni a essere rilevante nel mondo moderno”.

PRODI: ALLEATO FEDELE MA NON VASSALLO USA, SERVE POLITICA ESTERA E DIFESA COMUNE

L’Ucraina ha portato unità all’Europa, ma senza una capacità propositiva da parte europea, senza una proposta concordata e quindi senza nessun ruolo nelle iniziative di pace. Quando penso che ha avuto più iniziative di pace la Turchia di quante ne abbia avuto l’Europa, mi viene da dire che qualcosa non ha funzionato. Serve una politica internazionale e di difesa comune“, prosegue l’ex premier.

“Non parlo di un assurdo aumento di spese militari – aggiunge – noi spendiamo molto in spesa militare, spendiamo 480 miliardi. La metà degli Stati Uniti. Una spesa ampia, grande ma con una scarsissima efficacia. Con ironia fuori posto, non i nostri nemici ma i nostri amici, ci hanno definito un gigante economico, un nano politico e un verme militare. Ma noi non dobbiamo essere solo un vassallo fedele, ma un alleato fedele degli Stati Uniti. Il nostro primo grande obiettivo è creare una politica estera comune e politica difesa comune, non per essere una superpotenza, ma per avere nel mondo la forza di portare avanti il ruolo di equilibrio e moderazione che è compito dell’Europa e che è indispensabile per la pace”.

PRODI: COSTRUIRE UN ESERCITO EUROPEO MA L’OBIETTIVO RESTA LA PACE

“Non pensiamo che la parola pacifismo abbia un significato negativo. Dobbiamo proseguire nella razionalizzazione delle spese, nell’esercito europeo, ma anche nella strenua difesa della pace. La pace e non la guerra deve essere il nostro obiettivo. Non possiamo accettare che la Libia, che è più vicina alla Penisola di quanto sia la Sardegna stessa, sia in mano ai russi e ai turchi”, dice Prodi.

L’ex presidente della Commissione europea osserva: “In politica estera abbiamo un’unità sostanziale solo sull’Ucraina, sul resto la scomposizione è sempre stata drammatica e con questo abbiamo perso il nostro ruolo nel mondo e nel mediterraneo. Non abbiamo nessun ruolo nemmeno per le iniziative di pace. Quando penso, che ha avuto più iniziative di pace la Turchia dell’Ue penso che qualcosa è mancato. Per questo il primo obiettivo è avere una politica estera e una difesa comune”.

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