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Carne sintetica, la discussione si infiamma. Per Coldiretti 3 italiani su 4 sono contrari

La Fondazione Umberto Veronesi: "Il consumo di carne coltivata non rappresenta un rischio per la salute umana"

Pubblicato:16-11-2023 14:22
Ultimo aggiornamento:16-11-2023 18:32
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ROMA – La discussione sulla carne sintetica e il disegno di legge che intende vietarla in Italia infiamma la politica. Portato avanti dal ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, il ddl è oggi in discussione in Aula alla Camera dei Deputati, dove Riccardo Magi di ‘+Europa’ accusa il governo Meloni di “oscurantismo“. Gli risponde Luca De Carlo (Fdi), specificando che “non c’è alcun divieto né tentativo di sabotaggio alle ricerca”. Eppure sul tema della ricerca si era levata già l’autorevole voce della senatrice a vita Elena Cattaneo, che, in luglio, aveva tenuto un discorso che biasimava l’esclusione degli studiosi per la stesura del ddl. “Da studiosa e da senatrice, sento anche il dovere di manifestare la mia ferma opposizione a una deriva culturale pilotata da portatori di interesse del mondo agroalimentare– aveva aggiunto-, che vogliono impedire a nuovi attori economici di affacciarsi sul loro stesso mercato, facendo dell’Italia il campione mondiale del terrore della conoscenza“. 

COS’È LA CARNE SINTETICA

Comunemente viene definita ‘sintetica’, in realtà sarebbe più corretto chiamarla ‘coltivata’. È un tipo di carne prodotta in laboratorio a partire da cellule animali.  Attualmente la carne coltivata è “un prodotto che nasce a partire da cellule animali che vengono prelevate tramite una biopsia e fatte crescere su un terreno, una soluzione, ricco di nutrienti- spiega la Fondazione Umberto Veronesi-. Dopo la crescita, queste cellule staminali, che non presentavano alcuna specializzazione, si differenziano in una cellula di interesse, nel caso specifico in una cellula muscolare. Queste cellule staminali si differenziano anche rimanendo all’interno dell’organismo di partenza; quindi, non viene in nessun modo modificata ma procede in quella che è la fisiologia della cellula. Dalle singole cellule, messe insieme, si costituisce poi un tessuto che darà quindi origine a quello che sarà il prodotto finito. La ricerca, in questi anni, si è concentrata per rendere questo processo riproducibile su larga scala. Lo strumento che si è dimostrato utile ai fini del raggiungimento di questo scopo è il bioreattore. Un nome che, anche in questo caso spaventa ma che è stato in realtà già impiegato nella produzione di altri alimenti come birra e yogurt. Lo scopo di questo strumento è di mantenere una temperatura controllata e utile a mantenere in vita le cellule e di rifornirle di nutrienti”.

“LA CARNE COLTIVATA NON È UN RISCHIO PER LA SALUTE”

La Fondazione Umberto Veronesi specifica anche che “dal punto di vista della sicurezza alimentare, il consumo di carne coltivata non rappresenta un rischio per la salute umana. In Unione Europea la carne coltivata è considerata un novel food e quindi deve sottostare a stretti controlli e normative che regolamentano l’introduzione di questi alimenti sul nostro mercato.


MAGI: “DDL ANTICOSTITUZIONALE E ANTI ITALIANO”

“Il ministro Lollobrigida e il governo Meloni hanno emanato questo disegno di legge oscurantista contro la carne coltivata che è un vero e proprio sabotaggio per la ricerca italiana e per le aziende intenzionate ad aprirsi al futuro mercato del settore. Invito tutti i colleghi a valutare bene il contenuto di questa pregiudiziale votando a favore. Questo provvedimento è antiscientifico, antieuropeo e anti italiano, ma anche anti costituzionale: vietare la vendita, l’importazione, la produzione finalizzata all’esportazione di un prodotto come la carne coltivata, in assenza di evidenze empiriche, che siano quindi fondate su validi e comprovati dati scientifici, che dimostrino il contrasto tra il prodotto e l’utilità sociale, la salute, l’ambiente, la sicurezza, la libertà o, addirittura, la dignità umana, è una ingiustificata violazione della Costituzione”, ha detto il segretario di +Europa, Riccardo Magi, intervenendo nell’aula della Camera per illustrare la pregiudiziale di costituzionalità presentata da +Europa. Magi ha ricordato le 65 varietà create da Nazareno Strampelli, “genetista italiano tanto caro al ministro Lollobrigida, denominate ‘specie elette’: ‘Edda’, il ‘Balilla’, il ‘Fanfulla’, il ‘Littorio’ e il ‘Senatore Cappelli’. Il ministro dovrebbe sapere – ha aggiunto Magi – che anche all’epoca Strampelli fu oggetto di numerose critiche, soprattutto provenienti dall’Associazione degli agricoltori da lui stesso fondata nel reatino, perché i nuovi grani venivano visti come una minaccia al grano ‘Rieti originario’, diffuso tra tutti i coltivatori e tra i più apprezzati”, ha concluso.

DE CARLO A MAGI: “NESSUN DIVIETO RICERCA, SOSTENIAMO LE TEA”

“Accusare il Governo Meloni di oscurantismo in campo della ricerca alimentare è uno dei più grandi errori che si possano commettere – replica il senatore di Fratelli d’Italia Luca De Carlo-. Partiamo dal fatto che nel ddl non c’è alcun divieto né tentativo di sabotaggio alle ricerca, come sostiene Magi; soprattutto, mi viene da sorridere pensando che questo esecutivo “oscurantista” è proprio quello che, grazie a un mio emendamento, ha finalmente reso possibile la sperimentazione in campo delle Tecniche di Evoluzione Assistita, una vera e propria forma di ricerca sul campo per migliorare le produzioni e contrastare il cambiamento climatico, aiutando le imprese agroalimentari a produrre di più e meglio e ad affrontare i danni legati alle condizioni meteo. Citare Nazareno Strampelli, uno dei grandi studiosi italiani e il faro che ci ha portato alla promozione delle TEA, per attaccare questo esecutivo è stato decisamente un passo falso. Magi si chieda piuttosto perchè tutti i governi appoggiati dal suo partito non abbiano mai nemmeno affrontato il tema delle TEA”.

SECONDO COLDIRETTI 3 ITALIANI 4 DICONO NO

Quasi 3 italiani su 4 (74%) dicono no al cibo sintetico prodotto in laboratorio, dalla carne al latte fino al pesce che “gruppi di potere finanziario e multinazionali stanno cercando di imporre sui mercati mondiali nonostante le perplessità sugli effetti a lungo termine sulla salute umana”. Lo sostiene Coldiretti, che dichiara di aver condotto un’indagine con Notosondaggi in occasione della manifestazione di agricoltori e allevatori che hanno lasciato campagne e stalle per scendere in piazza nel giorno del voto finale della Camera sul disegno di legge che introduce il divieto di produrre e commercializzare cibi a base cellulare per uso alimentare o per i mangimi animali.

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