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Africa, la leghista Gancia: “L’85% delle azioni sia per le donne”

L'eurodeputata è intervenuta al webinar dedicato a 'L'emancipazione femminile nell'azione esterna dell'Ue in Africa'

Pubblicato:16-06-2021 19:59
Ultimo aggiornamento:16-06-2021 19:59
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ROMA – Almeno l’85 per cento delle azioni esterne intraprese dall’Ue deve contribuire alla parità di genere e all’empowerment delle donne, attribuendo il più possibile centralità all’Africa, continente dal “legame indissolubile” con l’Europa: lo ha detto l’eurodeputata Gianna Gancia, animatrice oggi di un webinar sull’argomento.
L’incontro online è stato trasmesso sulla pagina Facebook di Dire donna oggi. Centrale, sul tema ‘L’emancipazione femminile nell’azione esterna dell’Ue in Africa’, la riflessione su un “gender action plan” in procinto di essere discusso al Parlamento europeo.

“Nel 2019 circa il 64 per cento dei progetti facenti riferimento all’azione esterna dell’Ue avevano l’uguaglianza di genere tra i loro obiettivi” ha ricordato Gancia, che è dirigente della Lega e afferisce al gruppo Identità e democrazia. “Oggi l’Unione Europea si pone l’obiettivo di raggiungere entro il 2025 il target dell’85 per cento con il fine di contribuire con decisione alla parità di genere e alla promozione dell’empowerment delle donne nel mondo”.

Secondo l’eurodeputata, il webinar di oggi è stato concepito come “uno spazio di riflessione con personalità con competenze diverse per ascoltare la loro visione su una tematica quantomai attuale”.

Dell’Africa Gancia ha parlato come di “un continente dal legame indissolubile con l’Europa, dove donne e ragazze si trovano ad affrontare enormi ostacoli per ottenere affrancamento e indipendenza”.

All’incontro sono intervenuti Erdgin Mane, policy officer per le Statistiche sociali & gender presso l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao), Francesca Fiorino, dirigente Sviluppo umano presso l’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics), Marta Collu, focal point gender presso l’Aics, Mariella Ciuffreda, policy ffficer presso la Banca europea per gli investimenti (Bei), Claudia Segre, presidente di Global Thinking Foundation, Dominique Corti, presidente della Fondazione Corti, Marie-Jeanne Balagizi, presidente del Collettivo di donne africane e coordinatrice del Forum africane/italiane, Roberta Pellizzoli, Direttrice progetto Mozambico presso Helpcode e consulente esperta di gender, Raoul Vecchio, fondatore e presidente dell’associazione Balouo Salo, Silvia Mari, giornalista dell’agenzia Dire, e Souad Sbai, presidente di Acmid donna onlus e del Centro Averroè.


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