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Inail ed Enel firmano un protocollo d’intesa per promuovere la cultura della prevenzione nella filiera dell’energia

La collaborazione prevede formazione del personale, iniziative di comunicazione e la sperimentazione di innovazioni

Pubblicato:15-11-2022 19:57
Ultimo aggiornamento:15-11-2022 19:57

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ROMA – Progettazione di programmi di formazione del personale, analisi dei fattori di rischio nel contesto post pandemico e sperimentazione di soluzioni ad alto tasso di innovazione, queste alcune delle attività previste dal protocollo d’intesa sottoscritto questo pomeriggio dal direttore generale dell’Inail, Andrea Tardiola, dal direttore Italia di Enel, Nicola Lanzetta, e dalle segreterie nazionali delle organizzazioni sindacali Filctem-Cgil, Flaei-Cisl e Uiltec-Uil, nell’ambito di un evento dal titolo ‘Pnrr e sicurezza sul lavoro’. Un protocollo, di durata triennale, che ha l’obiettivo di avviare una collaborazione per la realizzazione di iniziative congiunte che puntino alla prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali e rafforza l’impegno reciproco, dell’Istituto e di Enel, per una diffusione sempre più capillare della cultura della prevenzione, ancora più cruciale nella fase di rilancio economico trainata dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

La mole delle opere che dovranno essere realizzate nel campo delle infrastrutture e dell’ammodernamento dei servizi e dei processi produttivi verso le nuove frontiere energetiche, tecnologiche e di sostenibilità sociale richiede, infatti, di moltiplicare gli interventi finalizzati al miglioramento dei livelli di salute e sicurezza. A questo scopo l’Inail promuove azioni mirate per supportare le aziende e i grandi gruppi destinatari delle risorse del Pnrr, a partire dalla progettazione della fase operativa degli investimenti.

Enel ritiene strategica l’implementazione di politiche riguardanti la sicurezza sul lavoro, anche in un’ottica di gestione integrata delle diverse realtà che fanno parte dello stesso Gruppo, e si impegna quindi a promuovere una sempre più estensiva diffusione di una solida cultura della sicurezza che garantisca un ambiente di lavoro sano a tutela di tutti i lavoratori della filiera dell’energia, anche attraverso il confronto esterno con gli stakeholder internazionali.


Gli ambiti di collaborazione definiti dal protocollo prevedono, in particolare, iniziative di comunicazione e promozione della cultura della prevenzione, la progettazione di programmi di formazione del personale, l’analisi dei modelli di prevenzione e gestione del rischio e dei fattori di rischio correlati al mutato contesto socio-lavorativo post pandemico, e la sperimentazione di soluzioni ad alto tasso di innovazione per il miglioramento dei livelli di salute e sicurezza. Per queste ultime potranno avere un ruolo centrale i progetti di ricerca promossi dall’Inail nel campo della robotica, della realtà aumentata attraverso la visione immersiva, della sensoristica per il monitoraggio degli ambienti di lavoro, dello studio di materiali innovativi per l’abbigliamento lavorativo e dei dispositivi per la prevenzione di infortuni e patologie di origine professionale, come gli esoscheletri collaborativi.

In linea con quanto previsto nello ‘Statuto della Persona’, firmato da Enel con i sindacati lo scorso 29 marzo, le azioni da sviluppare vedranno la partecipazione delle organizzazioni dei lavoratori, con l’obiettivo di consolidare una diffusa cultura della sicurezza in tutto il perimetro aziendale e nella filiera produttiva coinvolta, nonché di attuare e diffondere buone pratiche e soluzioni all’avanguardia per la tutela della salute e della sicurezza del lavoro.

I risultati ottenuti saranno valutati anche nell’ottica della replicabilità degli interventi e del numero dei destinatari raggiunti, direttamente o indirettamente, nella filiera dell’energia. “Il protocollo rappresenta una tappa fondamentale nel percorso di disegnare una cultura della sicurezza a beneficio di tutto il paese- ha sottolineato Francesca Valente, responsabile People&Organization Enel Italia, aprendo l’incontro- perché lega indissolubilmente il tema della sicurezza all’attuale tema della transizione ecologica e digitale che è a sua volta legata al Pnrr. Quando parliamo di Pnrr- ha aggiunto- parliamo di investimenti e crescita per il paese, di indipendenza energetica. Pnrr vuol dire persone e quindi sicurezza, diventa dunque una chiave di sostenibilità innovativa e costituirà un banco di prova importante per sperimentare l’innovazione anche nel campo della sicurezza”.

“Questo protocollo conferma la profonda attenzione di Enel alla sicurezza dei lavoratori, alla loro salute e integrità psicofisica, e si inserisce nel più ampio solco tracciato dal nostro Statuto della persona, che tra i suoi pilastri ha proprio la promozione di una diffusa cultura della sicurezza, a tutti i livelli- ha sottolineato Nicola Lanzetta, direttore Italia di Enel– per Enel la corretta attuazione del Pnrr e di conseguenza la crescita del Paese passano anche attraverso l’implementazione strategica di politiche che riducano i rischi di infortunio dei lavoratori, innovando i processi e valorizzando tutti gli attori della filiera. Questo protocollo- ha evidenziato- va proprio in questa direzione e ci consente di procedere spediti verso il raggiungimento degli obiettivi della transizione energetica, mettendo al centro la sicurezza delle persone e consolidando l’affidabilità di tutto il sistema”.

Nell’ambito del Pnrr, il protocollo con Enel si inserisce nel contesto dell’impegno dell’Inail per la promozione di iniziative congiunte con grandi realtà d’impresa italiane e arriva dopo la sottoscrizione dei protocolli con Ferrovie dello Stato, Aeroporti di Roma e Autostrade per l’Italia.

“Questo protocollo per noi è un’opportunità straordinaria- ha detto Andrea Tardiola, direttore generale dell’Inail– sia per una ragione generale che per una di carattere specifico. In generale questi protocolli ci consentono di realizzare partnership con i grandi gruppi industriali di questo paese con l’obiettivo di portare le nostre innovazioni dai laboratori di ricerca ai luoghi di lavoro. Con la funzione pubblica di Inail possiamo così testare con i grandi gruppi industriali i dispositivi tecnologici, i robot, la sensoristica, rendendole innovazioni da trasferire nel grande mondo delle imprese medie e piccole che non hanno le condizioni per affrontare ricerca e sviluppo. La seconda ragione che sottolinea l’importanza di questo protocollo- continua Tardiola- è che Enel, da questo punto di vista, è una partnership importante perché è un’azienda ad alta intensità di tecnologia, opera in uno dei mercati in grande sviluppo che è quello dell’energia e della transizione verso nuove tecnologie e quindi è anche esposta a misurarsi non solo con i rischi tradizionali del mondo del lavoro ma anche con i rischi nuovi, per esempio come il tema dell’impatto dei cambiamenti climatici nel mondo del lavoro”.

A conclusione dell’incontro Cesare Damiano, componente del Consiglio di amministrazione di Inail, ha sottolineato l’importanza della cultura della prevenzione e di quanto la ricerca si debba trasferire nel processo produttivo e trasformarlo.

BETTONI: “LA CULTURA DELLA SICUREZZA PARTA DA BANCHI DI SCUOLA”

“La cultura della sicurezza deve partire dai banchi di scuola dove ci sono le future lavoratrici e i futuri lavoratori. Lo ritengo un modo importante per sensibilizzare ragazze e ragazzi al tema”, ha detto Franco Bettoni, presidente Inail, intervenendo alla firma del protocollo d’intesa.
“Raccontare, parlare, responsabilizzare i ragazzi e magari fargli ascoltare le testimonianze dirette di alcune delle persone che hanno purtroppo avuto infortuni sul lavoro o hanno perso un genitore, possono essere di aiuto per capire che sul lavoro ci si può fare male e si può morire. Ascoltare queste testimonianze può servire a sensibilizzare alla cultura del rischio e della sicurezza. E’ un tema importante- ha concluso Bettoni- perché ancora oggi contiamo circa 3 morti al giorno e tante persone che si fanno male e vedono la propria vita e quella delle proprie famiglie stravolta”.

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