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Salvini insiste: “Serve scostamento da 30 miliardi, non è un capriccio”. Letta frena

Per il leader della Lega "l'emergenza bollette è adesso", ma il segretario del Pd vuole evitare di fare nuovo debito

Pubblicato:15-09-2022 13:08
Ultimo aggiornamento:15-09-2022 13:08

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ROMA – Famiglie e imprese continuano a dover fare i conti con bollette sempre più care e la politica si interroga su come mitigare gli effetti della crisi energetica causata dalla guerra in Ucraina. E se Matteo Salvini continua a insistere sulla necessità di uno scostamento di bilancio da 30 miliardi, per Enrico Letta c’è bisogno di un “forte intervento” ma al momento bisogna cercare di evitare di fare nuovo debito.

SALVINI: “EMERGENZA È ADESSO”

Giorgia Meloni dice che “è sempre più polemico con me che con gli avversari”, ma il segretario federale della Lega, “il problema non è polemizzare, la bolletta non è della Lega, di destra o di sinistra, comunista o fascista, se la bolletta raddoppia o triplica il bar chiude e licenzia”. Quindi, dice Salvini a Mattino 5 su Canale 5, tornando sulla questione dello scostamento di bilancio da 30 miliardi che Meloni non condivide, “intervenire adesso non è un capriccio di Salvini, a chi è a casa la bolletta è arrivata, forse a qualche mio collega parlamentare non è arrivata la bolletta o non va a fare la spesa“.

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Meloni dice che non vuole impegnare i soldi dei figli con un aumento del debito, ma “i figli, se papà e mamma non portano a casa lo stipendio, la sera non mangiano“, osserva il leader del Carroccio, “mettere 30 miliardi adesso per permettere agli italiani di lavorare non è come un debito per fare la settimana bianca”. Certo, rileva Salvini, “con Giorgia vado d’accordo su tutto, sulla riforma delle pensioni, scuola e lavoro, il tema della flat tax che era della Lega è diventato del centrodestra”, ma “l’emergenza bollette due o tre mesi fa non era pesante come oggi, il rischio è adesso e mi piacerebbe che la politica si unisse, poi ci si divide sul resto”.

Dunque, ribadisce il leader leghista, “il problema è oggi, qualcuno dice di aspettare l’Europa, vediamo a ottobre, aspettiamo novembre, poi interveniamo a Natale, ma adesso milioni italiani rischiano di perdere il posto di lavoro”, quindi “il Governo visto che è in carica intervenga con 30 miliardi“, conclude, e “mi stupisce che qualche segretario di altri partiti, soprattutto a sinistra, dica aspettiamo”.

LETTA: “PER ORA INTERVENTO FORTE SENZA SCOSTAMENTO”

Diversa la posizione di Letta, tirato in ballo proprio da Salvini: “Oggi il Governo fa un intervento coperto senza scostamento di bilancio con un forte aiuto a imprese e famiglie. Guarderemo nel merito questo intervento: se è sufficiente in questo momento per consentire a famiglie e imprese di pagare le bollette e resistere a quello che sta succedendo, è meglio farlo così, se non è sufficiente ragioneremo di ulteriori interventi”, spiega il leader dem a ‘Forrest’ su Rai Radio 1.

“La cosa importante è che ieri a Strasburgo von der Leyen ha dato apertura e copertura politica a una cosa che diciamo da molte settimane – segnala Letta – che bisogna mettere un tetto per bloccare le bollette disaccoppiando il costo del gas e il costo dell’energia prodotta da rinnovabili“. Infatti, avverte il segretario dem, “le rinnovabili non c’entrano nulla con la Russia“, quindi si deve “disaccoppiare l’energia elettrica non prodotta con il gas russo perché torni al prezzo normale”.

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