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La Ue sbarca in Groenlandia alla ricerca di terre rare

Ursula von der Leyen inaugura ufficio della Commissione nella capitale Nuuk. L'Europa ha bisogno di materie prime, di cui la Groenlandia è ricca

Pubblicato:14-03-2024 15:23
Ultimo aggiornamento:14-03-2024 15:23

groenlandia pixabay
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ROMA – Europa a caccia di terre rare in Groenlandia: lo conferma l’inaugurazione domani, da parte della presidente Ursula von der Leyen, di un ufficio della Commissione Ue nella capitale artica Nuuk. Isola perlopiù ghiacciata estesa su oltre due milioni di chilometri quadrati, la Groenlandia ha appena 56mila abitanti. È sotto la sovranità della Danimarca, ma gode di autonomia da Copenaghen al punto che non è parte dell’Unione Europea bensì solo un suo “territorio speciale”.

All’inaugurazione dell’ufficio di rappresentanza della Commissione, insieme con Von der Leyen ci sarà il primo ministro danese, Mette Frederiksen. La promessa è più collaborazione e più opportunità economiche. Soprattutto quelle: la Commissione Ue ha confermato che la Groenlandia ha giacimenti di 25 dei 34 minerali strategici per il “Green Deal”, il patto per la transizione energetica dei Ventisette. Secondo Tomas Beart, consigliere speciale di Von der Leyen citato dal quotidiano inglese The Guardian, “l’Ue non ha accesso ad alcune di queste materie prime” e allora avere “partner” che le estraggano è “di importanza cruciale”. In Groenlandia si trova uno dei principali giacimenti di uranio al mondo. L’isola è poi ricca di terre rare come litio, neodimio, niobio, fluorite, tantalo, afnio e zirconio: un tesoro ambito non solo dai Paesi Ue ma anche da Stati Uniti, Cina o Russia.


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