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Manifestazione flop dei No Vax a Roma, Pappalardo: “Popolo di pecoroni, avremmo potuto arrestare Draghi”

"Dove sono i 4 milioni di romani? Perché non sono qui in piazza? Siamo stufi di difendere un popolo di pecoroni"

Pubblicato:14-02-2022 13:53
Ultimo aggiornamento:14-02-2022 15:55
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Di Edoardo Romagnoli e Federico Sorrentino

ROMA – È molto poco romantico questa mattina il San Valentino nel centro di Roma. Scarso lo shopping e tanti accessi bloccati dai mezzi blindati a protezione dei palazzi istituzionali. Obiettivo è arginare la manifestazione no vax organizzata nei giorni scorsi sulle chat telegram. L’iniziativa, autorizzata dalla questura della Capitale, è promossa dal Movimento politico Fronte di liberazione nazionale dell’ex generale dei carabinieri, Antonio Pappalardo. Prevista inizialmente al Circo Massimo, la protesta si è però poi sviluppata a piazza Venezia, proprio ai piedi dell’Altare della Patria.

La preoccupazione della questura su possibili proteste nei pressi del parlamento ha indotto misure preventive. Di fatto Via del Corso non è percorribile, così come largo Chigi e il tratto iniziale di via del Tritone. Tra le vie non si respira l’atmosfera della festa degli innamorati. Eppure la presenza dei manifestanti è esigua, circa duecento le persone in protesta, e il traffico ne risente specialmente in zona piazza Venezia. Ad occhio, il numero di cronisti e forze dell’ordine pare simile a quello di chi protesta. Al centro dei manifestanti, sotto una pioggia leggera, si erge il generale Pappalardo, cappotto di cammello e borsalino di ordinanza. Ha problemi con i megafoni, ne cambia un paio poi finalmente riesce a ottenerne uno con le pile cariche.


“Pare che Nicola Franzoni”, il leader di Fronte di liberazione Nazionale, “sia stato fermato a Velletri e condotto alla DIGOS di Roma. È un fatto spaventoso, se così fosse vi prometto che andrò personalmente a liberarlo, e dovrete venire tutti con me”, annuncia. “Grande generale!”, rispondono alcuni applaudendo. Ma nemmeno Pappalardo sa se la notizia sia veritiera. “La stiamo verificando in questi minuti”, spiega ai più facinorosi.

“Al popolo italiano dico di venire a Roma, liberatevi – prosegue – Liberare Nicola vuol dire liberare noi, il popolo italiano. Siate furbi e venite a darci una mano”. Qualcuno chiede ai poliziotti di togliere le mascherine e di assecondare la ribellione della piazza. “Ci stanno bloccando i pullman sul raccordo anulare, non fatelo”, intima ancora Pappalardo alle forze dell’ordine. Il generale è scatenato: “abbiamo consegnato un verbale di arresto per Mattarella, è stato eletto illegalmente. Non è lui il capo dello stato, l’elezione è stata irregolare”. E poi ancora: “noi siamo Il Comitato di Liberazione nazionale, Draghi va processato per estorsione”. La protesta prosegue ma senza particolari emozioni. L’accesso Via del Corso è ancora impedito, e il traffico congestionato in un 14 febbraio sempre più uggioso.

NO VAX IN PIAZZA VENEZIA, A GUIDARLI IL GENERALE PAPPALARDO

Una volta sfumata la manifestazione ai Pratoni del Vivaro, alle porte di Roma, circa duecento novax si sono radunati stamani nei giardini di piazza San Marco, davanti all’Altare della Patria, controllati dai blindati della Polizia e dei Carabinieri. “Siamo qui per la libertà”, gridano i partecipanti.

A guidarli c’è il generale Antonio Pappalardo: “Abbiamo detto ai nostri ragazzi di radunarci a piazza Venezia, poi vedremo che succede”. Marco Liccione, leader dei no vax di Torino, invece ha fatto un appello alle forze dell’ordine presenti: “Lasciate i caschi e gli scudi a terra e unitevi a noi”, ha detto.

PAPPALARDO: DOV’È IL POPOLO? STUFI DI DIFENDERE PECORONI

“Dove sono i 4 milioni di romani? Perché non sono qui in piazza? Siamo stufi di difendere un popolo di pecoroni. Se oggi eravamo in tanti avremmo potuto andare ad arrestare Draghi e Speranza. Se ci fosse il popolo, Carabinieri e polizia verrebbero con noi ad arrestarli”. Lo ha dichiarato generale Antonio Pappalardo durante la sua arringa alla folla di manifestanti no vax radunati in piazza San Marco a Roma.

Il generale ha attribuito la mancanza di persone “ai blocchi che le forze dell’ordine stanno facendo sulle strade e sulle autostrade per non fare arrivare i manifestanti“.

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