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BOLOGNA – Per il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, la Garisenda deve essere l’occasione per “ripensare il centro storico della città”. E sul tavolo al momento c’è l’ipotesi di chiudere al traffico anche l’asse verso Strada Maggiore, dopo che la crisi della torre ha costretto alla chiusura via San Vitale. Se fermare il traffico di bus e auto anche nell’altra direzione, quindi da via Rizzoli verso strada Maggiore “è una valutazione in corso, se decideremo di farlo ne spiegheremo i motivi, così come se decideremo di non farlo spiegheremo perchè non conviene alla città”, risponde Lepore durante il punto stampa di oggi dopo l’aggiornamento in Consiglio comunale sulla Garisenda. “Pedonalizzare tutta l’area attorno alle due torri- avverte il primo cittadino- non è come bere un bicchere d’acqua, occorrono investimenti e occorre soprattutto cambiare tutto il trasporto pubblico cittadino. Non dobbiamo rovinare la vita alle persone che lavorano tutti i giorni e vanno a scuola tutti i giorni con l’autobus, ma offrire loro un’alternativa che possiamo realizzare. Pedonalizzare a tutti i costi non è il mio obiettivo“.
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Ma il sindaco ha intenzione di trarre tutte le conseguenze del caso dalla situazione che si è creata sotto la Garisenda e la Asinelli, anche dal punto di vista della mobilità. “Già di fatto metà di via Rizzoli è pedonale- fa notare il sindaco- ho intenzione a dicembre di presentare un piano sul trasporto pubblico, poi coinvolgere urbanisti, progettisti e cittadini in un grande confronto su cose dobbiamo approfittare di questa occasione per rendere il centro storico più vivibile. Si parla tanto di zona universitaria, io penso che la Garisenda sia una grande occasione per la zona universitaria, perchè significherà fare scelte d’investimento nuove”.
Bologna, è la visione di Lepore, “uscirà da questa esperienza rafforzata, con una nuova idea di centro storico più pedonale e vivibile. Lo stanno già dicendo i commercianti che stiamo incontrando, il commercio sarà rilanciato dalle nuove aree pedonali”.
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