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Si scommette sugli scommettitori, il gioco lo conduce Fabrizio Corona

Dice Corona che è Nicola Zalewski il quarto nome coinvolto nello scandalo scommesse che sta scuotendo il mondo del calcio

Pubblicato:13-10-2023 12:35
Ultimo aggiornamento:14-10-2023 18:41
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Fabrizio_Corona
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ROMA – Ha detto Corona. E tutti lì in attesa. A che ora esce il prossimo leak? Alle 14 ha fatto un altro nome. Dice Corona che è Nicola Zalewski il quarto nome coinvolto nello scandalo scommesse che sta scuotendo il mondo del calcio. I nomi li sgrana dal suo rosario personale. Tocca stargli dietro: è un pluri-pregiudicato gossipparo a dettare la linea del calcioscommesse 2023. E’ lui che detta i tempi da consumato attore della scena pubblica. Monetizza lanciando il suo sito, infonde dubbi e certezze a lento rilascio. E’ il mattatore della credibilità della giustizia ordinaria e sportiva d’Italia. Per le Procure la formula è “persona informata dei fatti”. Attendere prego, dunque.

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Per il resto il ciclo si autoalimenta, come se dal Totonero del 1980 ad oggi nulla mai fosse cambiato. Il Paese è malato di ludopatia ed “annuncite”. Con il cortocircuito di chi intimamente scommette su chi è lo scommettitore. Per poi poter ergersi da un pulpito affollatissimo e puntare il dito contro i “giovani che hanno tutto e invece…”.


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Fagioli, Zaniolo, Tonali e Zalewski: il cuore dello scandalo non sono loro, ma il contesto. I blitz delle forze dell’ordine a Coverciano, la spettacolarizzazione dell’avviso di garanzia con telecamere al seguito anche per reati minori come la “scommessa abusiva”. E l’annuncio dell’annuncio dell’annuncio. Che per moltiplicazione amplifica lo stesso effetto dirompente della notizia secca. Il sistema Corona, appunto.

E’ un gioco, non per forza d’azzardo. Ma la prurigine è la stessa. E per l’italiano è un “diritto”. Così l’ha definito il Ministro dello Sport e dei Giovani Andrea Abodi: il “diritto alla scommessa”. Non possiamo privarcene, e ognuno ha un ruolo, istituzionale o accessorio. Adesso comanda Corona. Il pallone l’ha portato lui, stavolta.

ABODI: RIVELAZIONI CORONA? È ESASPERAZIONE DI DEGENERAZIONE

“Che alcuni personaggi diventino addirittura portavoce e anticipatori di notizie e su quello costruiscano una visibilità personale e magari anche un fatturato economico è l’esasperazione di una degenerazione che mi auguro ci faccia riflettere e intervenire su tutte le fattispecie e non solo su questa”. Così il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, commentando con l’agenzia Dire le notizie che coinvolgono calciatori implicati in indagini sulle scommesse: è il caso di Fabrizio Corona che sui suoi siti e social sta centellinando “rivelazioni” sui presunti scommettitori.

È un cattivo costume che ha una sua purtroppo sistematica ripetitività su fatti che magari interessano l’opinione pubblica nel complesso, mentre lo sport interessa un po’ tutti. Le emorragie di informazioni riservate non sono una novità, sono secondo me un danno grave al sistema della giustizia e alla sua credibilità”, ha concluso Abodi

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