I cittadini italiani, i partiti e, sorpresa, pure gli ufo

L'editoriale del direttore Nicola Perrone

ROMA – C’è Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio, che chiama a raccolta tutti i Fratelli d’Italia per dirgli che bisogna prepararsi a respingere gli attacchi dei tanti nemici che da qui alle elezioni Europee salteranno fuori ogni giorno per attaccare e mettere in crisi il primo Governo di Destra Destra.

Ma chi sono questi nemici pronti all’azione? Sul versante dell’opposizione, dove esistono svariate parti che messe insieme, non fanno comunque paura visti i numeri della rappresentanza in Parlamento. Vien da pensare alle solite ‘manine’ che si agitano all’estero, a partire da quei burocratosauri che in Europa col passare dei decenni sono diventati tutt’uno con le loro poltrone. 

Un pochino di problemi, anche se per Meloni è ‘alleato prezioso’, potrebbero venire anche da Matteo Salvini, leader della Lega in calo di consensi che nella prossima tornata elettorale getterà la francese di Destra Destra, Marine Le Pen, tra i Fratelli d’Italia, lei che fino a pochi anni fa era una sorella. Salvini ha bisogno di recuperare voti, cercherà in tutti i modi di raccogliere quei ‘duri e puri’, i cittadini incazzosi che sempre allietano le nostre tornate elettorali con la speranza di catapultare qualche loro leader nella politica nazionale.

Sentiti alcuni Fratelli d’Italia, però, questi non si sentono affatto assediati. Anzi, son tranquilli assai. “Vero, i sondaggi registrano qualche leggera oscillazione – spiega uno- ma stiamo sempre attorno al 30 per cento… di che parliamo? Se anche alle Europee riusciremo a mantenere questo risultato sarà chiaro che saremo forza egemone”.

A quel punto cambierete il nome? Toglierete magari la Fiamma ricordo degli anni del manganello? “Sono i cittadini a dire che per loro non c’è un problema del genere, se il 30 per cento ci vota con la Fiamma nel simbolo significa che per loro non c’è nessun problema”.

Infatti, spostando lo sguardo a quello che agita il popolo italiano, i problemi vengono dalla difficoltà del vivere ogni giorno: al primo posto c’è la preoccupazione per l’aumento dei prezzi, a seguire la sanità, la criminalità, l’ambiente inquinato, il futuro dei giovani, l’immigrazione, tasse e disoccupazione. All’ultimo posto? I conti pubblici. Se la vogliamo vedere più come questione politica tra cittadini della maggioranza e quelli dell’opposizione, cambia poco.

Per gli elettori del Centrodestra le questioni da affrontare subito sono: immigrati, sanità, caro prezzi e fisco. Per quelli dell’opposizione: sanità, salario minimo, caro prezzi e fondi del Pnrr. Alzando lo sguardo più in generale, da segnalare lo stallo che avvolge tutto il nostro sistema politico. Fino a qualche anno fa c’era sempre qualche forza politica che spingeva sul cambiamento. Adesso, dopo il disastro ‘grillino’ e i governi tecnici che ci hanno raddrizzato le aspettative, con la vittoria di Giorgia Meloni e del suo Governo di Destra Destra, si può dire che le abbiamo provate tutte.

Quindi facile prevedere che tutti si impegneranno a gestire il gestibile, a mantenere le rispettive posizioni. Da una parte si farà grande attenzione ai limiti imposti dall’Europa, a non distruggere l’immagine di forza consapevole e responsabile. Dall’altra parte, quella del mugugno, ci sarà il tentativo di cavalcare questo o quel tema sociale – gli esclusi, i poveri, i precari, i diritti delle minoranze- con la speranza di riportare alle urne i milioni di delusi che in questi ultimi anni si sono rifugiati nell’intimo e al massimo maledicono tutti dai loro profili social.

A meno che, questo cambiamento improvviso, non arrivi dallo spazio. In questi giorni, al congresso mondiale sugli Ufo tenuto in Messico (qui il video https://www.youtube.com/watch?v=7U8DmVcigSM) per la prima volta sono stati mostrati, hanno detto, corpi alieni mummificati ritrovati dopo mille anni. Ecco, magari quel brusco cambiamento potrebbe arrivare dallo spazio, un’invasione di immigrati alieni da fermare, a quel punto, tirando fuori dal magazzino lo Scudo stellare dell’ex presidente americano Ronald  Reagan.