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Covid, Bassetti: “Ci abbiamo messo tre anni per liberarci dai bollettini, non torniamoci”

"A chi interessa sapere quanti sono i positivi? A me, da medico, interessa zero"

Pubblicato:13-09-2023 13:25
Ultimo aggiornamento:14-09-2023 10:23

bassetti
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GENOVA – “Ci abbiamo messo tre anni per liberarci di bollettino, mascherine e distanziamento, ora vogliamo tornarci? Credo sia bene evitare di continuare a fare i bollettini terrorizzanti, come chi chiede di tornare alle mascherine”. Così il direttore della clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, Matteo Bassetti, nel corso di una conferenza stampa in Regione Liguria per fare il punto sull’andamento del covid.

A chi interessa sapere quanti sono i positivi? A me, da medico, interessa zero. Interessa i giornali, le televisioni. Sapere chi ha un po’ di virus nel naso, senza sapere che cosa ha non interessa- aggiunge l’infettivologo- bisogna cambiare i parametri, a me interessa sapere chi sta male e oggi non sta male praticamente nessuno per il covid”.

INUTILE VACCINARE 60ENNE SANO CHE GIOCA A PADEL

“Sono un po’ perplesso sull’allargamento della fascia vaccinale a tutti gli over 60. Oggi è molto importante evitare dei 70enni e degli 80enni non vaccinati: qui dobbiamo arrivare a una copertura molto vicina al cento per cento. Ma un 60enne che gioca a padel ed è sano, anche no. Se non si vaccina un ottantenne, perdiamo tanto; se non si vaccinano dieci sessantenni sani, perdiamo poco. Dobbiamo fare molta attenzione alla fascia per cui si propone la vaccinazione”, spiega Bassetti.


Spiace che la comunicazione un po’ cervellotica finirà per danneggiare la campagna vaccinale– aggiunge l’infettivologo- se con la quarta dose, nel 2022, si è vaccinato in Italia solo l’8%, credo che il prossimo autunno e inverno si vaccineranno anche meno persone. Questo continuo allarmismo sulle scuole, sui cittadini fa dubitare la gente dell’efficacia dei vaccini. Invece, si dovrebbe puntare con decisione sulle categorie più a rischio: uscire dalle categorie di massa e puntare ai grandi anziani e ai fragili”.

Per Bassetti, “dobbiamo azzerare tutto quello che c’è stato prima, quando abbiamo contato le vaccinazioni sulla base del numero di iniezioni fatte e di quante volte si è fatto il covid. E’ stato un errore comunicativo completo. Oggi si dice che si fa il richiamo annuale, come per l’antinfluenzale, con un vaccino aggiornato monovalente. Se diciamo richiamo annuale, è evidente che presumiamo che la durata della copertura sia tra i nove e i dodici mesi”.

COVID E SCUOLA, EVITARE RICHIAMO MASCHERINE E DISTANZIAMENTO

“Cerchiamo di evitare di tornare a momenti brutti: errori se ne sono fatti tanti e nella scuola è forse dove se ne sono fatti di più. Eviterei il richiamo a mascherine e misure di distanziamento. Sulla scuola si sono fatti tanti errori e spero che non se ne facciano più“, conclude il medico.

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