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Ragonese e Arcangeli: “Abbiamo trasformato il nostro corpo, quando capita è incredibile”

I due interpreti sono i protagonisti di 'Come pecore in mezzo ai lupi' di Lyda Patitucci, da oggi al cinema

Pubblicato:13-07-2023 18:10
Ultimo aggiornamento:13-07-2023 18:10

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ROMA – “Per questo ruolo abbiamo modificato il nostro corpo, in modo diverso. Per un attore lavorare sul corpo è un’esperienza incredibile perché ti permette di entrare ancora di più nel personaggio”. Isabella Ragonese e Andrea Arcangeli sono i protagonisti di ‘Come pecore in mezzo ai lupi’, primo lungometraggio Lyda Patitucci, già dietro la macchina da presa come seconda unità, specializzata in scene d’azione, di film come ‘Veloce come il vento’, ‘Il Primo Re’, i due sequel di ‘Smetto quando voglio’, Masterclass e Ad Honorem. Patitucci debutta con un film fatto di contrasti, azione e sentimenti profondi sul legame tra due fratelli che si fonde con un crime dalle tinte forti.

Prodotto da Groenlandia di Matteo Rovere con Rai Cinema, la protagonista del film è Vera (Ragonese), un’agente sotto copertura della Polizia. Ha un carattere duro e in apparenza impenetrabile, temprato dai rischi della sua professione e segnato da un passato familiare doloroso. Viene incaricata di infiltrarsi in una banda internazionale di rapinatori, e scopre che uno di loro è suo fratello minore Bruno (Arcangeli), con il quale ha rotto i rapporti da tempo. Bruno è appena uscito di prigione, non ha un soldo e vuole partecipare al colpo per ricominciare tutto insieme a sua figlia Marta. Dopo anni lontani, Vera e Bruno si ritrovano improvvisamente uno di fronte all’altra, in ruoli opposti e obbligati a mantenere il segreto che li lega: vecchie ferite riemergono, e i due sono costretti a fare delle scelte che mettono a dura prova il raggiungimento dei reciproci obiettivi.

Vera e Bruno sono due opposti. Lei è un ‘caterpillar’ nel lavoro ma ha difficoltà a fare i conti con le sue emozioni e i suoi sentimenti. Lui, invece, non ha difficoltà con le emozioni, ma è una frana su quello che vuole fare professionalmente. Sono due personaggi fisici e bellissimi. Vera è sempre pronta all’azione, ricorda Rooney Mara nel film ‘Millenium – Uomini che odiano le donne’. Ma Ragonese ha una sua caratteristica ben precisa che la rende un talento prezioso del il cinema italiano. Bruno, invece, si logora dentro. Il suo corpo è come se fosse accartocciato dal tormento. Un personaggio al quale è impossibile non affezionarsi, interpretato con sensibilità e bravura. Arcangeli e Ragonese sono una garanzia.


‘Come pecore in mezzo ai lupi’ non è solo corpi e azione. Questo film fotografa con accuratezza l’apertura verso l’altro che, spesso, si trasforma in violenza. “Se dovessi trovare il senso in questo film, anche se non amo dare risposte ma forse più stimolare domande, è proprio l’incontro con l’altro. Credo che l’unica possibilità di salvezza per l’essere umano è quella di aprirsi all’altro“, ha detto Lyda Patitucci all’agenzia Dire. “È anche una riflessione sull’empatia. Il vivere in maniera egoistica ha a che fare con l’essere umano da sempre”, ha aggiunto Arcangeli.

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