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Vaccini, Fedeli: “Servono sanzioni a genitori, non colpire i bambini”

"Non trovo culturalmente prima ancora che costituzionalmente logico che si mettano in contrapposizione due diritti"

Pubblicato:13-05-2017 09:34
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:13

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ROMA – I bambini “non debbono essere discriminati”. Per questo il ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli, propone che si ritorni al sistema delle sanzioni per i genitori che non assolvono l’obbligo vaccinale. “Bisogna che la responsabilità, anche attraverso sanzioni e il coinvolgimento sull’obbligo dei vaccini, vada in capo a genitori”, scandisce a margine della presentazione a Pisa di un nuovo accordo tra le scuole superiori Sant’Anna, Normale e Uiss di Pavia.

Dunque, bisogna recuperare il sistema sanzionatorio. “Anche questo è un tema vero- scandisce il ministro- non spetta a me, spetta alla ministra della Salute (Beatrice Lorenzin, ndr). C’è un’emergenza specifica, i dati lo dicono e io penso che tutto ciò che viene dal mondo scientifico va assolutamente ascoltato. La ministra ha la responsabilità di dirci che c’è un’emergenza, che va affrontata in modo che le responsabilità se le assuma chi le ha. All’emergenza si risponda con l’obbligo e l’obbligo sta in capo ai genitori senza discriminare i bambini, che non c’entrano”.


Quindi, Fedeli resta ferma nella volontà di tutelare il diritto all’istruzione dei più piccoli. “Mi auguro che se ne discuta così, quindi lavoreremo ad un testo che abbia la forza di non avere casi nei quali un bambini che deve essere iscritto alla scuola dell’obbligo non debba sentirsi dire ‘tu no, perchè i tuoi genitori non ti hanno vaccinato’. Voglio evitare ai bambini questo”, assicura il ministro.

“Sappiamo che dobbiamo far garantire a tutti i bambini il diritto all’educazione- spiega- Io, per responsabilità e per cultura, sto dalla loro parte. Non trovo culturalmente prima ancora che costituzionalmente logico che si mettano in contrapposizione due diritti, quello all’istruzione e quello alla salute, perchè questi due diritti guardano a dei bambini che non hanno la responsabilità, perchè ce l’hanno i genitori, quindi non debbono essere discriminati”.

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