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“Basta guerre”, l’appello di Fabio Storchi presidente di Ucid Reggio Emilia

"A mio parere non esiste soluzione nel conflitto israelo-palestinese: la pace si fa con la pace, non con la guerra"

Pubblicato:13-02-2024 14:00
Ultimo aggiornamento:13-02-2024 14:00
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REGGIO EMILIA – “Il conflitto perdurante in Ucraina e l’escalation della violenza in Palestina pongono interrogativi sulla depotenziata capacità di azione degli organismi internazionali come enti terzi a favore della pace: l’Onu emette risoluzioni, ma non ha gli strumenti per farle rispettare. Papa Francesco rimane una delle poche voci autorevoli che si alzi alla condanna della guerra e ciascuno di noi deve operare, nel proprio ambito, per sensibilizzare la pubblica opinione contro i conflitti che provocano disastri per milioni di persone. Non rassegnazione o sguardo passivo, dunque, ma azione”. È il pensiero del presidente di Ucid Reggio Emilia, l’imprenditore Fabio Storchi, impegnato in azienda e nell’attività dell’Unione cristiana imprenditori dirigenti a sviluppare i valori di “un’economia civile, che mette al centro la persona e il suo benessere, per un modello di sviluppo socio-economico sostenibile e inclusivo”.

Storchi ha poi aggiunto: “Per riflettere sulle tristi vicende mediorientali e per sensibilizzare le coscienze contro gli orrori della guerra, l’Ucid ha recentemente organizzato, insieme alla locale Parrocchia del Buon Pastore, un convegno aperto al pubblico, dal titolo ‘Terra Santa, luogo di grazia e di dolore’, moderato da Edoardo Tincani”. “A mio parere non esiste soluzione nel conflitto israelo-palestinese: la pace si fa con la pace, non con la guerra” sono state le significative parole di apertura di don Giuseppe Dossetti, osservatore privilegiato delle vicende che riguardano Israele e la Palestina. Secondo il canonico del Santo Sepolcro, è importante visitare questi popoli per impedire che si sentano abbandonati, completamente isolati dal resto del mondo. Anche la solidarietà economica è fondamentale, ora che la guerra ha distrutto qualsiasi opportunità di lavoro e di reddito.

Perciò, di fronte a questo scenario, “è ancora più importante e urgente il nostro ruolo Ucid- ha sostenuto il presidente Storchi- Lungi dal lasciarsi andare alla rassegnazione o all’apatia, ognuno di noi è chiamato a mettere in pratica quotidianamente, con ancora maggior impegno, i principi e i valori della dottrina sociale della Chiesa. E ciò per dimostrare che è possibile, sia nell’attività economica che in quella privata, la convivenza civile non solo a livello locale o nazionale, ma su tutta la terra”.


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