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L’intimacy coordinator sul set di ‘Gigolò per caso’, Angiolini: “Oggi è una figura necessaria”

Dal 21 dicembre su Prime Video. Nel cast i 'gigolò per caso' Christian De Sica e Pietro Sermonti

Pubblicato:12-12-2023 16:32
Ultimo aggiornamento:12-12-2023 16:42
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ROMA – Dopo Hollywood anche in Italia è arrivata la figura dell’intimacy coordinator, che garantisce ad attori, attrici, registi e troupe di poter girare le scene di sesso senza imbarazzo, per evitare di incorrere in problemi, quasi sempre legali. Una figura che è stata presente anche sul set di ‘Gigolò per caso’, la serie in 6 episodi di Prime Video, presentata oggi al Cinema Quattro Fontane di Roma.

Dal 21 dicembre in streaming con la regia di Eros Puglielli, racconta di un gigolò vicino alla pensione e in pausa per problemi di salute, interpretato da Christian De Sica. E poi c’è suo figlio Alfonso (Pietro Sermonti), sposato con Margherita (Ambra Angiolini) che, per problemi economici, è costretto a seguire la professione del padre scoprendo dei nuovi lati di se stesso. È un uomo sensibile che ha dei drammi irrisolti per colpa dei genitori. Di questo ne parla con la sua terapista, interpretata da Asia Argento. Mentre Alfonso è impegnato a riunire i pezzi della sua vita, i personaggi di Angiolini e Argento portano avanti la loro relazione.

“L’intimacy coordinator nasce negli Stati Uniti per proteggere più che altro la produzione, bisogna essere onesti”, ha detto Asia Argento in conferenza. “Io mi sono trovata molto bene, mi sono sentita a mio agio, era la prima volta che mi capitava. È una figura necessaria sui set e che ti chiede costantemente se ti senti a tuo agio. Se sia per noi o per la produzione non importa, in questo momento storico è giusto”, ha sottolineato Ambra Angiolini. Per Pietro Sermonti “era strano vedere questa figura che controllava ogni situazione, mi sembrava di stare in ‘Boris’. Ma vedo quanto sia fondamentale. Oggi più che mai è importante. Le cose stanno cambiando e me ne sono accorto il 25 novembre quando sono sceso in piazza”.


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Una figura professionale che Prime Video ha introdotto 4 anni fa. “Amazon Studios ha stanziato 8 borse di studio per creare queste figure. Prima in Italia non c’era questa figura, abbiamo investito per formare questi professionisti che avranno una certificazione SAG e potranno andare a lavorare anche all’estero. Una figura che ha il compito di formare e creare un ambiente idoneo sul set e tutela tutti indipendentemente dal genere o dall’età”, ha dichiarato Nicole Morganti, Head of Local Originals Southern Europe. Divertente e leggera con dei personaggi ben caratterizzati. “Credo che questa serie faccia un piccolo passo avanti. Lo dico per convinzione e non perché ci ho lavorato. All’inizio Alfonso è quell’uomo fragile che cerca un riscatto, lei ha una durezza nel rapporto in cui prova a controllarlo a decidere come farlo vestire. Ti fa riflettere sui ruoli e sulla fragilità maschile”. Per Sermonti “ogni uomo deve iniziare a pensare a quante volte nella sua vita abbia avuto comportamenti che potevano creare dolore. Gli uomini che stanno male tendono ad essere violenti e questo deve cambiare. C’entriamo tutti, ma ce lo dimentichiamo. Ognuno deve sapere che storia ha, un uomo deve saper rinunciare ad essere più forte. Questo – ha concluso Sermonti – lo dobbiamo al mondo in cui vogliamo far nascere dei figli, alle donne e a noi stessi”.

Secondo Argento “questa serie esiste anche perché c’è stato il Me Too, è una serie molto femminista”. Oggi si può ridere di tutto? Per De Sica “il politically correct è una str***ata, dico sempre che si ride con il demonio non con San Francesco. Si ride di personaggi pessimi. Tutti hanno paura di far ridere, ma Checco Zalone no e continua a far ridere. Se oggi rifacessi un cinepanettone mi arresterebbero”.

La serie comedy è coprodotta da Amazon Studios con Mattia Guerra, Stefano Massenzi, Andrea Occhipinti per Lucky Red, mentre Daniela Delle Foglie e Tommaso Renzoni firmano soggetto e sceneggiatura.

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