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VIDEO | Congresso Sumai, Rosso (Fdi): “Sì alla depenalizzazione del reato medico”

L'onorevole: "È un obiettivo importante per tutta la categoria dei medici ma anche per i nostri pazienti"

Pubblicato:12-10-2023 10:54
Ultimo aggiornamento:12-10-2023 14:56
Autore:

Rosso
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ROMA – “Io parlo prima di tutto da medico, che vive sulla propria pelle l’esperienza con i nostri pazienti che ci stanno veramente a cuore. Come medici dobbiamo vedere una depenalizzazione del reato medico, ovviamente non il dolo. Non si può continuare a vivere con la medicina difensiva, perchè questo comporta una serie di prescrizioni eccessivamente inappropriate, un costo enorme, un allungamento dei tempi e in questo modo l’attività del medico non può andare bene”. Lo ha spiegato all’agenzia Dire l’onorevole Matteo Rosso, XII Commissione Affari Sociali della Camera, intervenendo sulla depenalizzazione medica a margine del 55esimo congresso nazionale del Sumai Assoprof. L’evento, dal titolo ‘Specialistica ambulatoriale. Quale futuro: pubblico o privato?‘, è in corso a Roma presso l’Hotel Villa Pamphili e si concluderà oggi, 12 ottobre.

“È una vita che mi batto per questa soluzione- ha proseguito l’esponente di Fratelli d’Italia- e non so se ci arriveremo. Da parte mia, come medico e uomo politico, questo è un obiettivo importante per tutta la categoria dei medici ma anche per i nostri pazienti, che vedrebbero tempi più brevi e un’attesa meno lunga per le loro visite e i loro esami”. “Questa- ha inoltre ribadito Rosso- è una battaglia di tutta la categoria medica ma che va nell’interesse dei nostri pazienti, non è una battaglia di destra o di sinistra, che non so se prendono posizione su questa tematica. Prima di tutto io sono un medico, un uomo che pensa alla salute dei propri pazienti e dei propri cittadini. Penso quindi che i medici debbano poter svolgere con una certa serenità il proprio lavoro”. “Il dolo- ha infine ribadito- va sempre punito ma la depenalizzazione del reato medico permette di non prescrivere centinaia di esami, quando molte volte si prescrivono proprio per medicina difensiva“.


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