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Roma, Calenda: “Pd sostenga Fuortes. Io candidato? Non penso proprio”

"A Roma serve un sindaco con una grande capacita' amministrativa, che sappia valorizzare la vocazione culturale della citta'"

Pubblicato:12-08-2020 13:13
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 19:45
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carlo calenda
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ROMA – E’ Carlo Fuortes, sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma, il candidato sindaco ideale di Carlo Calenda. Il fondatore di Azione lo rivela in una intervista a La Repubblica: “È tosto. Ha affrontato i sindacati, ha riportato l’Opera in utile. È andato d’accordo con tutti i sindaci, Raggi incluso”.

E ancora: “A Roma serve un sindaco con una grande capacita’ amministrativa, che sappia valorizzare la vocazione culturale della citta’. Se il Pd si convincesse a sostenerlo io farei campagna ventre a terra per lui”.

Calenda esclude invece una sua discesa in campo come candidato sindaco di Roma con un secco “non ci penso proprio”, mentre della ricandidatura della sindaca M5s, Virginia Raggi, dice che “non prenderebbe piu’ del 10 per cento. I romani le preferirebbero persino un laziale“.


Quella di Raggi “probabilmente e’ una mossa per ottenere qualcosa in cambio. Tipo andare al governo”. Ma non va meglio al Pd: “Temo che alla fine scelgano un funzionario di partito, o una figura che mantenga gli equilibri interni. Allora noi di Azione andremmo per la nostra strada”.

Per Calenda il fatto che il Partito democratico non sappia esprimere un fuoriclasse e’ “il segnale piu’ evidente della sua crisi”. E poi “il Pd romano e’ il peggio del partito nazionale. Dirigenti mediocri che si accoltellano tra loro. Una classe dirigente macchiata da Mafia Capitale, che non e’ stata piu’ di alto livello dopo gli anni d’oro di Rutelli e Veltroni”.

In questo quadro, la destra per il leader di Azione sembra favorita, “anche perche’ sarebbe una risposta alla crisi sociale che in autunno potrebbe rivelarsi enorme, amplificando cosi’ l’insoddisfazione per l’alleanza Pd-M5S”. Infine, sulle primarie, Calenda non sa se si faranno, ma e’ convinto che serva “una figura che al ballottaggio sappia prendere i voti anche dei moderati”.

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