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E’ il Movimento Cinque Stelle il grande sconfitto delle elezioni amministrative che hanno visto al voto 1004 comuni. Il partito di Grillo è fuori dai ballottaggi di tutte le maggiori città, da Genova a Padova, da Verona a Parma. Tiene invece il Partito democratico che conquista numerosi ballottaggi. A Palermo exploit di Leoluca Orlando che vince al primo turno. A Verona la sfida sara’ tra centrodestra e una civica di centro. In netta rimonta l’asse formato da Forza Italia e Lega. Beppe Grillo nega che il Movimento sia in crisi. “Gongolate pure, noi siamo in crescita lenta ma inesorabile”, manda a dire agli altri partiti. Soddisfazione nel Pd: “Siamo ottimisti in vista del secondo turno”, dice Matteo Ricci.
Emmanuel Macron avra’ una maggioranza schiacciante all’Assemblea nazionale. Il partito “En Marche!” esce nettamente in testa alle legislative francesi con il 32,6% dei voti e, secondo le proiezioni, oltre 400 seggi su 577. Un numero di seggi inedito nella storia politica francese. Al secondo posto i Républicains che possono aggiudicarsi un centinaio di seggi al parlamento. Terza posizione per il Front National di Marine Le Pen, caduta al 14%. Per lei un numero di seggi dai 3 ai 10. Crollano i socialisti che passano da 280 seggi a un numero compreso tra 20 e 35. Il ballottaggio si terra’ domenica prossima.
Il G7 Ambiente di Bologna si chiude come era iniziato: con gli Stati uniti fuori dall’Accordo di Parigi. Washington riafferma di voler ridurre le emissioni nemiche del clima ma vuol farlo a modo suo. Il documento finale è adottato all’unanimità ma gli Usa fanno aggiungere una nota per specificare la loro posizione, che recita: a casa nostra abbiamo già raggiunto i livelli di CO2 pre 1994 e non vogliamo danneggiare la nostra economia. Per Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno unito e Ue l’Accordo resta irreversibile. Il ministro dell’ambiente Gianluca Galletti si dice soddisfatto: “Poteva esserci rottura, invece c’e’ stato dialogo”.
L’Italia deve “imboccare la strada della sostenibilità”, altrimenti “non ci sarà futuro per il nostro sistema economico”. A lanciare l’allarme è il ministro dei Trasporti e Infrastrutture Graziano Delrio. “Il mondo va in questa direzione e noi dobbiamo già scontare dei ritardi”, precisa il ministro intervenuto ad un incontro preparatorio del G7 trasporti. Per questo, la sostenibilità sociale, ambientale ed economica, aggiunge, può essere raggiunta “grazie alle infrastrutture, che possono aiutare a colmare le disuguaglianze. Le reti di connettivita’ sono la condizione per uno sviluppo armonico del territorio”.
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