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Moldavia, referendum per aderire all’Ue: al via le consultazioni sociali

Intanto, per la Commissione europea l'export della Moldavia può andare avanti senza dazi

Pubblicato:12-02-2024 16:43
Ultimo aggiornamento:12-02-2024 16:44

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CHISINAU (Moldavia), 12 feb. – L’organizzazione di un referendum sull’adesione della Moldavia all’Unione Europea è al centro in questi giorni di incontri della presidente Maia Sandu con organizzazioni della società civile e in particolare dei giovani. Secondo il servizio stampa del capo dello Stato, citato dall’agenzia Moldpres, i partecipanti ai colloqui hanno evidenziato la necessità di una partecipazione e di un coinvolgimento il più ampio possibile al dibattito sul futuro del Paese. Le consultazioni proseguiranno nelle prossime settimane. A prendervi parte anche imprenditori, insieme con esponenti di comunità locali, dirigenti di partiti politici, rappresentanti di organizzazioni non governative, giornalisti ed editori. Repubblica sovietica fino all’indipendenza ottenuta nel 1991, abitata da circa due milioni e 600mila persone, la Moldavia è stretta tra la Romania e il territorio dell’Unione Europea a occidente e l’Ucraina in guerra a oriente.

COMMISSIONE UE PROPONE DI ESTENDERE ESENZIONI DOGANALI

Avanti senza dazi sull’export nel territorio dell’Unione Europea, si tratti di pomodori, uve da tavola, mele, ciliegie, prugne o succhi: è la linea della Commissione Ue a sostegno della Moldavia, che dal dicembre scorso può negoziare la propria adesione al blocco continentale. La proposta è stata definita dall’esecutivo di Bruxelles dopo un primo anno e mezzo di esenzioni. Le misure di agevolazione sono entrate in vigore il 25 luglio 2022, pochi mesi dopo l’avvio dell’offensiva militare della Russia in Ucraina, mentre aumentava il numero di profughi in arrivo nella confinante Moldavia.

I prodotti agricoli esportati da Chisinau dovrebbero beneficiare di un altro anno di esenzioni. Misure analoghe sono state proposte nei confronti dell’Ucraina, pure interessata dai negoziati di adesione all’Ue.
Secondo la Commissione europea, le esenzioni hanno permesso un incremento delle esportazioni dalla Moldavia verso l’Unione Europea: da un miliardo e 800 milioni nel 2021 a due miliardi e 600 milioni nel 2022.


La proposta di proroga dovrà essere esaminata ora dal Parlamento europeo e dal Consiglio Ue. L’obiettivo sarebbe garantire le esenzioni senza soluzione di continuità, prima dunque dello scadere dei primi due anni di esenzioni il 24 luglio prossimo.

Il meccanismo di supporto è denominato tecnicamente Autonomous Trade Measures, Atm nell’acronimo inglese. Nel caso di Kiev le esenzioni scadrebbero il 5 giugno. Il loro rinnovo sarebbe parte della politica del sostegno all’Ucraina “for as long as it takes”, finché sarà necessario.

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