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Venezuela, il governo italiano prende posizione: “Né con Maduro né con Guaidò, subito elezioni”

ROMA - Ne' con Maduro, ne' con Guaido'. E' il senso della mozione di maggioranza, a firma M5s e Lega,

Pubblicato:12-02-2019 10:45
Ultimo aggiornamento:12-02-2019 10:45
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ROMA – Ne’ con Maduro, ne’ con Guaido’. E’ il senso della mozione di maggioranza, a firma M5s e Lega, sulla crisi venezuelana.

Il testo impegna il Governo “A continuare ad attivarsi affinché siano tutelati la sicurezza e gli interessi dei connazionali residenti in Venezuela e delle aziende italiane operanti nel paese. Ad assumere ogni iniziativa utile, anche in sede di UE, affinché sia affrontata in priorità l’emergenza umanitaria, e la crisi economica e sociale, garantendo il necessario flusso di aiuti nel rispetto del diritto internazionale. A condannare, con forza, ogni forma di violenza, repressione o conflitto armato in Venezuela. A sostenere gli sforzi diplomatici – anche attraverso la partecipazione a fori multilaterali – al fine di procedere, nei tempi più rapidi, alla convocazione di nuove elezioni presidenziali che siano libere, credibili e in conformità con l’ordinamento costituzionale”.

Firmano la risoluzione i deputati De Carlo Sabrina, Formentini, Cabras, Comencini, Cappellani, Billi, Carelli, Ribolla, Colletti, Zoffili, Caffaratto, Del Grosso, Coin, Di Stasio, Ehm, Emiliozzi, Grande, Olgiati, Perconti, Romaniello, Siragusa, Suriano.


VENEZUELA. MOAVERO: ELEZIONI PRESIDENZIALI PRIMA POSSIBILE

In Venezuela, “il Governo italiano chiede con fermezza nuove elezioni presidenziali, nei tempi più rapidi possibili”. Lo ha dichiarato oggi alla Camera il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi. “Il Governo ritiene che le elezioni presidenziali dello scorso maggio in Venezuela siano state inficiate nella loro correttezza, legalità ed equità, e dunque non atribuiscano legittimità democratica a chi ne sarebbe vincitore, Nicolas Maduro”. Le prossime elezioni presidenziali, ha precisato Moavero, “devono essere libere, trasparenti, credibili e svolgersi in piena democrazia”.

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