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VIDEO | Si apre a Napoli la dodicesima edizione del Molecular Cytopathology, focus sulla biopsia liquida

"Rappresenta un mezzo modernissimo, non invasivo, altamente specifico, di grande utilità clinica", spiega Giancarlo Troncone, direttore del dipartimento di Sanità pubblica dell’Università Federico II di Napoli

Pubblicato:11-12-2023 14:26
Ultimo aggiornamento:11-12-2023 14:27
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congresso citopatologia napoli
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NAPOLI – Doing more with less. Si può riassumere in questa espressione il valore e il carattere innovativo della citopatologia molecolare. Ottenere maggiori risultati in termini di prevenzione e cura riducendo i tempi, gli sprechi in termini economici, con una minore invasività e una migliore accuratezza nella diagnosi. I progressi fatti negli ultimi anni e le nuove frontiere di questa disciplina sono al centro della 12esima edizione del congresso internazionale di Citopatologia molecolare, che si è aperto oggi a Napoli al centro congressi dell’Università Federico II, sotto la direzione di Giancarlo Troncone, ordinario di Anatomia patologica e direttore del dipartimento di Sanità pubblica dell’Università Federico II di Napoli, e co-diretto da Maria D. Lozano dell’Università di Pamplona e da Sinchita Roy-Chowdhuri dell’Università MD Anderson del Texas.

“La citologia è una disciplina che è stata sempre caratterizzata da grande modernità e da grande innovazione. Oggi, comunque, la citologia – spiega Troncone – non si basa più soltanto sull’osservazione microscopica dei vetrini, degli aghi aspirati e dei paptest, ma in pratica si dedica a fornire informazioni predittive che sono fondamentali per la terapia personalizzata del cancro. In questo contesto – evidenzia – noi non lavoriamo soltanto con le cellule, non lavoriamo soltanto con il microscopio, ma più recentemente lavoriamo anche con la cosiddetta biopsia liquida che rappresenta un mezzo modernissimo, non invasivo, altamente specifico, di grande utilità clinica, che ci permette di seguire la malattia nel corso della sua evoluzione, di cambiare i farmaci in caso di resistenza e in un futuro, probabilmente, anche di operare uno screening e quindi di individuare le forme che sono ancora possibili di una terapia e di una risoluzione positiva. Quindi – conclude – è fondamentale questo congresso con un focus sulla biopsia liquida”.


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