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Maestra morta a Verona, la pedagogista: “Aiutare i bambini a ricucire la comunicazione interrotta”

"Scrivere un ultimo pensiero e partecipare al rito funebre aiuta a ritrovare armonia"

Pubblicato:11-10-2022 18:10
Ultimo aggiornamento:11-10-2022 18:10

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“La morte di una persona è, di base, il taglio improvviso della comunicazione con quella persona stessa. E’ importante ricucire questo taglio, recuperare la comunicazione persa per far sì che i bambini possano ritrovare pace e armonia”. A dirlo è Vincenza Palmieri, presidente dell’Istituto nazionale di pedagogia familiare (Inpef) e psicologa forense, commentando alla Dire la storia della maestra delle elementari di Verona morta improvvisamente in classe davanti ai suoi alunni.

Ma come si ricuce questa comunicazione interrotta improvvisamente? “Bisogna chiedere ai bambini di parlare alla loro maestra, di scrivere un ultimo pensiero, è un’azione importantissima dal punto di vista non solo pedagogico ma anche psicologico- spiega Palmieri- e poi è importante fargli vivere con molta normalità tutto il percorso funerario arrivando al saluto finale. Farli partecipare, come spesso si fa, al corteo, alla messa, fargli lanciare in aria i palloncini per salutare la persona che non c’è più, sono tutte azioni importanti che servono a riappacificare e riarmonizzare il loro rapporto con chi se ne è andato e, nel caso della maestra di Verona- continua- è importante la riappacificazione anche con la stessa scuola che è il luogo dove si è verificata la tragedia. Dunque, i bambini hanno bisogno di recuperare l’armonia e il dialogo con l’ambiente”.

Poi è “importante ricordare- evidenzia Palmieri- che i bambini sono un po’ più pronti alla morte di quello che noi adulti pensiamo, perché non vengono educati solo dalla famiglia ma anche dalla televisione, dai cartoni, dai racconti tra pari, quindi l’esperienza della morte per molti non è nuova”.


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