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Offesi Falcone e Borsellino in diretta tv. La Rai chiede scusa e avvia istruttoria

Il cantante neomelodico catanese, Leonardo Zappalà scatena una bufera sulla trasmissione di Rai 2 ‘Realiti – Siamo tutti protagonisti’ condotta da Enrico Lucci

Pubblicato:11-06-2019 06:48
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:23

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ROMA – “Queste persone che hanno fatto queste scelte di vita le sanno le conseguenze“. Con queste parole riferite a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino il cantante neomelodico catanese, Leonardo Zappalà scatena una bufera sulla trasmissione di Rai 2 ‘Realiti – Siamo tutti protagonisti’ condotta da Enrico Lucci. E in diretta tv il 19enne che in arte si fa chiamare ‘Scarface‘ rincara: “Come ci piace il dolce, ci deve piacere l’amaro”, riferendosi sempre ai due magistrati vittime di mafia.

Rai condanna parole contro Falcone e Borsellino

Dura la condanna che arriva dalla stessa Rai: “Indegne le parole su Giovanni Falcone e Paolo Borsellino pronunciate da due ospiti della puntata di Realiti- si legge in un comunicato -Direttore di Rete, conduttore, autori sono stati ampiamente sensibilizzati sulla necessità di porre la massima attenzione sulla scelta degli ospiti, delle tematiche e sulla modalità di trattazione di argomenti “sensibili”; in coerenza con quanto ogni giorno la Rai testimonia attraverso programmi, eventi speciali e fiction dedicati alla sensibilizzazione della collettività contro la criminalità organizzata e a sostegno della memoria dei tanti martiri delle mafie. L’Azienda ha avviato un’istruttoria per ricostruire tutti i passaggi della vicenda”.

Le scuse dell’ad Rai: “Episodio inaccettabile, chiediamo scusa”

“Quello che è avvenuto è inaccettabile e non può e non deve accadere”. È quanto afferma in una nota l’AD Rai Fabrizio Salini, che ribadisce quanto già affermato nella nota aziendale.
“Abbiamo il dovere di essere garanti della legalità – dice Salini – In questo caso non lo siamo stati, chiediamo scusa ai parenti di Falcone e Borsellino, ai familiari di tutte le vittime della mafia e ai telespettatori. E’ in corso un’istruttoria per stabilire le responsabilità. Come ho detto più volte, per la Rai è un obbligo civile, morale e culturale essere rispettosi della legalità: ad essa devono essere ispirate le immagini e le parole che si susseguono nei nostri programmi. E’ una legalità che deve guidare i contenuti che pensiamo e che poi mandiamo in onda, l’informazione che proponiamo, i modi in cui ci comportiamo. Parlare di legalità attraverso le nostre voci e le nostre immagini deve essere la principale missione della Rai, una missione che lega i concetti di cultura e legalità. Purtroppo questo non è avvenuto l’altra sera, non ci sono giustificazioni e mi spiace che un episodio del genere rischi di offuscare la ferma condanna che pure il programma ‘Realiti’ ha evidentemente manifestato e le molte cose buone, di servizio pubblico, che ogni giorno la Rai propone”.


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