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In bici da Capo Nord a Malta, facendo tappa a Bologna e sull’Appennino

BOLOGNA - Da Capo nord a Malta in

Pubblicato:11-04-2016 16:34
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:33

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BOLOGNA – Da Capo nord a Malta in bici, passando (anche) per Bologna. E’ il percorso della Ciclovia del sole, che attraverserà anche l’Emilia-Romagna in due step: un itinerario provvisorio sarà disponibile da qui a un anno, mentre la versione a regime sarà pronta entro il 2020. Il progetto è al centro di un Protocollo d’intesa che coinvolge la Città metropolitana, tre Unioni di Comuni (Terre d’acqua, Appennino bolognese, Alto Reno) e le singole municipalità interessate, a partire da Bologna. La Ciclovia del sole è un itinerario cicloturistico e naturalistico individuato a livello internazionale, che va da Capo nord a Malta attraversando numerosi Paesi europei- spiega l’assessore alla Mobilità di Palazzo D’Accursio, Andrea Colombo, che nei giorni scorsi ha presentato il Protocollo in commissione- ovviamente fondato sull’uso della bicicletta ma, in modo intermodale, anche su treno e mezzi navali”.

trekking_appennino4Il tratto emiliano-romagnolo, in sostanza, coinciderà con quello bolognese e si snoderà da Crevalcore a Porretta. “L’obiettivo generale è promuovere l’uso della bici, incentivare il cicloturismo e quindi anche la green economy- continua l’assessore- e anche valorizzare le eccellenze paesaggistiche, naturalistiche e architettoniche del nostro territorio“. In questa prospettiva, il Protocollo d’intesa “serve a fare sistema per identificare in maniera definitiva l’esatto tracciato della ciclovia e impegnarsi reciprocamente a definire le risorse e i progetti per realizzare progressivamente il tracciato”, spiega Colombo. A proposito delle risorse, innanzitutto l’intesa “serve per accedere ai finanziamenti che il Parlamento ha reso disponibili per le ciclovie”, aggiunge l’assessore. La legge di stabilità, infatti, porta in dote 90 milioni di euro.


Questa cifrà andrà suddivisa su quattro progetti: oltre alla Ciclovia del sole c’è anche il Grande raccordo anulare delle bici (Grab) di Roma, la Ciclovia dell’Acquedotto pugliese e la Vento, pensata per collegare Venezia e Torino lungo il Po. Altri cinque milioni, invece, sono riservati alla Ciclovia del sole grazie al decreto Collegato ambientale: sono dedicati al tratto che, da Mirandola a Sala Bolognese, correrà lungo la linea ferroviaria dismessa Bologna-Verona. La somma dei due finanziamenti, comunque, non sarà sufficiente e Colombo, infatti, spiega che il Protocollo servirà anche per “andare a caccia di ulteriori risorse”, innanzitutto europee. Questi finanziamenti serviranno a realizzare il percorso definitivo, ma il Protocollo “prevede anche un tracciato a breve termine, che richiede interventi leggeri- spiega l’assessore- e sarà percorribile entro un anno”. Il tracciato si snoderà “soprattutto su pista ciclabile ma alcuni tratti più complicati, ad esempio nella zona di Sasso Marconi– continua Colombo- potranno essere eventualmente sostituiti con il trasporto in treno lungo la Porrettana”: insomma, ce ne sarà per le esigenze “più familiari e più avventurose”.

Due Torri - BolognaNel dettaglio, il percorso a regime prevede di utilizzare il pezzo sulla Bologna-Verona fino a poco prima del Comune di Calderara, che dovrà realizzare il tratto successivo fino Bologna. Entrati sul territorio del capoluogo, in zona aeroporto, si prevede di realizzare un itinerario ciclabile (già finanziato dal Comune) lungo via della Fornace. E’ in fase di progettazione il pezzo successivo lungo via dell’Aeroporto (sempre a carico del Comune) e, a seguire, il tracciato proseguirà con una pista ciclabile lungo tutta via del Triumvirato, questa “finanziata dall’aeroporto- spiega Colombo- nell’ambito dell’accordo sulla decarbonizzazione”. A quel punto, il tracciato si unirà alle piste ciclabili già esistenti a cavallo del quartiere Borgo-Reno per poi collegarsi tramite viale Togliatti alla cosiddetta radiale ovest, cioè la pista ciclabile che già esiste tra Casalecchio e il centro di Bologna.

Da lì, continua Colombo, il percorso dentro la città prevede un passaggio sulla tangenziale delle bici, a partire da via Sabotino fino alla stazione, così da arrivare alla velostazione Dynamo: “Non casualmente”, sottolinea Colombo, perchè il progetto della Ciclovia “ha un forte bisogno di un luogo come la velostazione, che rappresenta un vero e proprio hub di servizi per ciclisti e cicloturisti”. Da lì, l’itinerario riprenderà al contrario per arrivare fino a Casalecchio, dove avrà origine un nuovo percorso che proseguirà per Sasso Marconi, Marzabotto, Vergato, Riola e Porretta Terme fino al confine regionale. Da quel punto in poi, la Ciclovia del sole proseguirà attraverso la Toscana. Per quanto riguarda Bologna città, in pratica, buona parte del tracciato è già esistente.

di Maurizio Papa, giornalista professionista

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