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Truffa sui carburanti a Crotone, coinvolti anche funzionari regionali

Sequestro di beni a società per 600mila euro e undici misure cautelari

Pubblicato:11-02-2022 12:07
Ultimo aggiornamento:11-02-2022 12:07
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REGGIO CALABRIA – Undici ordinanze di misura cautelare e il sequestro di somme e beni per 600mila euro sono stati eseguiti oggi a Cirò Marina (Crotone) dai carabinieri su richiesta della procura della Repubblica di Catanzaro per i reati di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di truffe per il conseguimento di erogazioni pubbliche, per delitti di falso e di accesso abusivo ai sistemi informatici della Regione Calabria. Il decreto di sequestro riguarda una società operante nel crotonese, attiva nella distribuzione di carburante alla quale è stata sospesa la relativa autorizzazione.

L’ipotesi è che i membri di un’organizzazione operante nella provincia di Crotone, attraverso la fattiva collaborazione di tre funzionari regionali, attestando con false dichiarazioni il possesso dei previsti requisiti di legge, quali la disponibilità di aree agricole, in alcuni casi di proprietà del demanio dello Stato e marittimo, ed il possesso di mezzi d’opera per la lavorazione e coltivazione delle stesse, abbiano ottenuto indebite percezioni di carburante agricolo a prezzo agevolato, che è stato successivamente immesso sul mercato nero a prezzo chiaramente concorrenziale (circa la metà del prezzo standard), per scopi diversi dall’utilizzo in agricoltura, in particolare per essere utilizzato per i motori “da strada”.


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