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Il parco eolico del Mugello si farà, Italia Nostra-Cai: “Giorno nero”. Legambiente e ingegneri difendono il progetto

Idem la Regione Toscana: "Una buona notizia per l'ambiente"

Pubblicato:11-01-2024 19:28
Ultimo aggiornamento:11-01-2024 19:28
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parco eolico
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di Diego Giorgi e Carlandrea Poli

FIRENZE – Il parco eolico in Mugello ha via libera: respinti dal Tar della Toscana due ricorsi presenti dal Comune di San Godenzo (Firenze) e dalle associazioni Italia Nostra e Cai contro l’autorizzazione della Regione per il nuovo impianto eolico di Monte Giogo di Villore, a cavallo fra i comuni di Vicchio e Dicomano. Già a settembre dell’anno scorso la presidenza del Consiglio dei ministri aveva respinto l’opposizione presentata sempre dall’amministrazione di San Godenzo e dal ministero della Cultura.

“Oggi è un giorno nero per la natura toscana e italiana. Ma la resistenza alla colonizzazione industriale di natura e paesaggio non finisce con questa sentenza, anzi è appena iniziata“, assicurano in una nota congiunta Italia Nostra e il Cai Firenze, le cui istanze sono state bocciate dalla giustizia amministrativa. Il collegio giudicante, spiegano, “ha dichiarato il ricorso improcedibile per essere stato presentato mentre l’autorizzazione era sospesa. Su questa interpretazione del tribunale cercheremo di fare chiarezza nei prossimi giorni e di valutare se sono possibili passi legali per ottenere una giustizia più sostanziale“. In questa vicenda, peraltro, “siamo stati consapevoli fin dall’inizio che il ricorso alla giustizia amministrativa non è la via maestra per correggere scelte che riteniamo profondamente sbagliate”. Che sul tema, però, il fronte ambientale sia spaccato lo dimostra la posizione di Legambiente, di fatto diametralmente opposta ai ricorrenti. Il parco, si spiega, “contribuirà a tagliare 40.000 tonnellate l’anno di emissioni di Co2”, attraverso “sette aerogeneratori con una potenza installata complessiva di quasi 30 megawatt, che produrrà energia pulita per circa 100.000 utenze”.


Legambiente, che inserisce l’operazione tra i “cantieri della transizione ecologica” italiana, accoglie “con soddisfazione la notizia dello sblocco del progetto eolico di Villore, perché la crisi climatica ci obbliga ad adottare contromisure risolute e coerenti non solo in tema di adattamento, ma anche nella mitigazione“, sottolineano Stefano Ciafani e Fausto Ferruzza, rispettivamente presidenti nazionale e regionale di Legambiente. Ed è positivo anche il giudizio degli ingegneri fiorentini: “Gli impianti eolici possono essere compatibili con l’ambiente e con il paesaggio se ben progettati”, interviene Stefano Corsi, coordinatore della commissione ambiente ed energia dell’Ordine degli ingegneri di Firenze. “In Italia un iter autorizzativo può durare anni e capita anche che un progetto con valutazione di impatto ambientale sia rimesso in discussione. Tutto questo- prosegue- produce ritardi nella transizione energetica alle fonti rinnovabili, così nel frattempo si continua a produrre con fonti fossili”. L’Italia, così, “rimane indietro rispetto agli altri paesi dell’Unione europea e ai propri programmi nella realizzazione di impianti a fonti rinnovabili: nel 2023 dovevano essere realizzati nuovi impianti per 9-10 gigawatt, invece ne sono stati realizzati meno della metà“. In questo senso, “l’attenzione alla compatibilità territoriale è giustissima, ma se si traduce in un no a priori rischia di essere sterile. Peraltro, utilizzare le previste forme di partecipazione alla definizione di migliori misure di mitigazione ambientale consentirebbe di avere progetti migliori sotto tutti i punti di vista”. 

REGIONE: “BUONA NOTIZIA PER L’AMBIENTE

La sentenza del Tar toscano “ha riconosciuto la correttezza del procedimento condotto dagli uffici regionali, rilevando in particolare che è stata svolta una corretta ponderazione degli interessi pubblici, ritenuti prevalenti- commenta l’assessora regionale all’Ambiente Monia Monni- il giudizio espresso dal tribunale amministrativo regionale considera sia gli studi e le elaborazioni effettuate dall’azienda che ha proposto l’impianto, sia le misure di mitigazione, monitoraggio e prescrittive imposte in sede di conferenza dei servizi. Dunque il parco eolico di Monte Giogo di Villore sarà realizzato e questa è una buona notizia per la salute dell’ambiente e per la lotta ai cambiamenti climatici”. Monni aggiunge: “Chi contrasta lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili fa un danno all’ambiente e a quello stesso paesaggio che dice di voler difendere. Questa sfida epocale non può essere rinviata e passa unicamente dalle scelte sostenibili e lungimiranti che compiamo oggi”.

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