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A Cabras boom di visitatori per ammirare i “Giganti”

Nel 2024 si celebrano i 50 anni dalla loro scoperta con l'apertura del sito archeologico e dell'ipogeo di San Salvatore, oltre alle visite possibili al Museo civico, alla città di Tharros e alla torre spagnola di San Giovanni

Pubblicato:11-01-2024 18:25
Ultimo aggiornamento:11-01-2024 18:38
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giganti mont'e prama
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CAGLIARI – “Il 2023 è stato l’anno dei grandi numeri, con l’avvio di una nuova fase del consolidamento della Fondazione Mont’e Prama e la costituzione della nuova area scientifica, composta da un direttore e da tre archeologhe specializzate, che si occuperanno dello sviluppo delle ricerche in collaborazione con gli organi competenti”. Così il presidente della Fondazione Mont’e Prama, Anthony Muroni, presentando i dati dello scorso anno e il programma dei lavori per il 2024, 50° anniversario dalla scoperta dei Giganti di Mont’e Prama. Anno positivo dunque, il 2023, per il Museo civico di Cabras, nell’Oristanese, e i siti gestiti dalla Fondazione, con 156.071 biglietti staccati ed entrate che si attestano a 661.065 euro, rispettivamente in aumento del 17% e del 25% rispetto al 2022. Confortanti anche le macro-analisi relative alla presenza di visitatori stranieri: alla conferma di turisti francesi, tedeschi e spagnoli, si aggiunge la novità del grande incremento di ospiti provenienti da Stati Uniti (+165%) e Svizzera (+75%). “La crescita va di pari passo con gli importanti finanziamenti regionali, fondamentali per l’infrastrutturazione dei siti archeologici gestiti dalla Fondazione, che nel triennio ammontano a 24 milioni di euro- spiega Muroni-. Nel 2024 viene infatti confermata, oltre al Museo civico, alla città di Tharros e alla torre spagnola di San Giovanni, l’apertura delle visite al sito archeologico di Mont’e Prama e all’ipogeo di San Salvatore“.

Grande novità nell’anno delle celebrazioni per l’anniversario dalla scoperta dei Giganti, sarà quella della contemporanea apertura di un laboratorio di restauro visibile dal pubblico, che verrà aperto da febbraio ad aprile 2024, e della nuova esposizione temporanea del complesso statuario di Mont’e Prama nella “Sala del paesaggio”, attigua al museo. Il progetto, curato dal responsabile scientifico della Fondazione, Giorgio Murru, prevede la possibilità di ammirare le statue nella loro tridimensionalità, come mai accaduto finora a Cabras. Il 2024 sarà anche l’anno dell’apertura di importanti cantieri di scavo. La Fondazione presenterà in questi giorni richieste di concessione per i siti di “Conca Illoni” e “Cannevadosu”, oltre che per un’accurata e profonda prospezione dello stagno di Cabras. “Nei programmi della Fondazione, con i lavori di musealizzazione a Mont’e Prama e l’apertura della nuova ala del Museo civico, nel triennio 2024-2026 l’obiettivo diventerà quello delle 200.000 presenze annuali e del milione di euro di incassi- spiega Muroni-. Risorse da investire in ricerca, didattica e integrazione socio-culturale nel territorio del Sinis”.


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