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Medio Oriente, Guterres (Onu): “A Gaza garantire l’accesso agli aiuti umanitari”

Il ministro israeliano Gallant: "Non ci sarà né elettricità, né cibo, né carburante. Stiamo combattendo contro animali umani"

Pubblicato:10-10-2023 11:29
Ultimo aggiornamento:12-10-2023 12:09
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guterres medio oriente
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ROMA – “La situazione umanitaria a Gaza era estremamente critica già prima di queste ostilità, ora si deteriorerà esponenzialmente. Materiale medico, cibo, carburante e altri beni sono disperatamente necessari, così come l’accesso al personale umanitario. Gli aiuti e l’ingresso di forniture di base a Gaza devono essere facilitate, e le Nazioni Unite continueranno a compiere ogni sforzo per mettere a disposizione aiuti in risposta a questi bisogni”. Così ha ha dichiarato Antonio Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite.

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L’intervento segue una telefonata nella tarda serata di ieri con il leader dell’Autorità nazionale palestinese Mahmoud Abbas, che ha esortato l’Onu a rispondere immediatamente ai bisogni umanitari della popolazione di Gaza, che da domenica è posta sotto un pesante assedio. Nella sua telefonata a Guterres, stando all’agenzia palestinese Wafa, Abbas ha esortato le Nazioni Unite anche a intervenire per porre fine ai bombardamenti contro la Striscia.

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Gaza già subiva un blocco alle importazioni imposto da Israele a partire dal 2006. Dopo l’attacco militare sferrato da Hamas sabato mattina, Tel Aviv ha imposto “un assedio totale sulla Striscia”: come ha detto il ministro della Difesa Yoav Gallant, “non ci sarà né elettricità, né cibo, né carburante e ogni cosa varrà chiusa. Stiamo combattendo contro animali umani e quindi agiamo di conseguenza”. Nella Striscia vivono circa 2 milioni di persone e a causa della scarsità di infrastrutture elettriche, molti edifici dispongono di generatori elettrici alimentati a gasolio, come ad esempio gli ospedali. Per questo secondo i difensori dei diritti umani, tagliare il carburante è rischioso per questo genere di strutture. Israele ha anche tagliato le forniture d’acqua, come ha confermato il ministro per l’Energia israeliano Israel Katz.

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