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Cosmo Skymed, arriva la seconda generazione di satelliti

L’operatività dei nuovi satelliti dell’Agenzia spaziale italiana e del Ministero della Difesa assicura la piena continuità operativa dell’intera missione

Pubblicato:10-10-2022 16:31
Ultimo aggiornamento:10-10-2022 16:33

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ROMA – Migliore qualità delle immagini, maggiore operatività, più in generale un incremento significativo delle prestazioni. Sono solo alcuni degli upgrade del secondo satellite di nuova generazione di Cosmo SkyMed diventati operativi a inizio ottobre dopo aver sostituito la prima generazione di satelliti mandati in orbita ormai 15 anni fa. L’operatività dei nuovi satelliti dell’Agenzia spaziale italiana e del Ministero della Difesa assicura la piena continuità operativa dell’intera missione Cosmo SkyMed andando a sostituire gradualmente i satelliti di prima generazione. Ma cos’è Cosmo SkyMed? È la prima missione di Osservazione della terrestre concepita per scopi duali sia militari che civili. I suoi satelliti sono occhi in grado di scrutare la Terra dallo spazio metro per metro, di giorno e di notte, con ogni condizione meteo per aiutare a prevedere frane e alluvioni, a coordinare i soccorsi in caso di terremoti o incendi, a controllare dall’alto le aree di crisi. Si basa su una costellazione di satelliti dotati di radar ad apertura sintetica (SAR) che lavorano in banda X (in grado, quindi, di vedere attraverso le nuvole e in assenza di luce solare).

Il primo satellite della costellazione COSMO-SkyMed è stato lanciato il 7 giugno 2007 dalla base statunitense di Vandenberg, in California, da dove il 9 dicembre dello stesso anno è partito anche il secondo. Il terzo satellite è partito il 25 ottobre del 2008. Il sistema di prima generazione è quindi stato completato il 5 novembre 2010 (il 6/11 in Italia) con il lancio del quarto ed ultimo satellite, sempre dalla base USA di Vanderberg, in California. Il 18 gennaio 2021 COSMO-SkyMed Seconda Generazione è diventato operativo con il primo di quattro satelliti previsti, ed è andato ad affiancare i quattro di prima generazione. La costellazione COSMO-SkyMed può dunque vantare oggi ben cinque satelliti in orbita ed operativi.

In linea con il supporto di lunga data assicurato all’industria europea dei lanci, l’Agenzia Spaziale Italiana ha confermato la sua fiducia nelle capacità di Arianespace e VEGA-C affidandone la messa in orbita del satellite CSG-3 previsto per il 2024. Sono inoltre in via di consolidamento altre opportunità di lancio per le future missioni ASI con VEGA-C, confermando Arianespace quale partner chiave per l’Agenzia.


Grazie al sensore Sar, radar ad apertura sintetica sarà possibile fornire servizi di osservazione attraverso un ampio portfolio di prodotti sia a campo stretto e risoluzione ultra-fine che a campo largo. Un sistema agile che, combinato con un salto generazionale in termini tecnologici, consente un ampliamento considerevole delle possibili applicazioni che includono la sicurezza e la sorveglianza di territori, la prevenzione e l’analisi di eventi calamitosi dovuti a cause naturali e antropiche.

Cosmo SkyMed è la conferma delle eccellenti competenze dell’industria italiana con il gruppo Leonardo capofila nello sviluppo di questa tecnologia, in particolare Thales Alenia Space, joint venture fra Thales (67%) e Leonardo (33%) è responsabile della realizzazione del segmento spazio e del sistema End to End, Telespazio, joint venture fra Leonardo e Thales, è responsabile del segmento Terra, della logistica e delle operazioni, Leonardo contribuisce allo space segment fornendo i sensori di assetto stellare per l’orientamento del satellite, i pannelli fotovoltaici e unità elettroniche per la gestione della potenza elettrica.

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