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Impennata di tentati suicidi per avvelenamento tra gli adolescenti: +84% in tre anni

Il Centro Antiveleni Maugeri: "Una media di quattro casi al giorno. Nella fascia di età 13-17 anni, si tratta di ragazze otto volte su dieci"

Pubblicato:10-10-2022 12:37
Ultimo aggiornamento:10-10-2022 16:23
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ROMA – Un’impennata di tentativi di suicidio negli adolescenti. Anche il Centro Antiveleni dell’Irccs Maugeri Pavia conferma quello che altri osservatori e istituzioni, come l’Ospedale Bambin Gesù di Roma hanno evidenziato in occasione della Giornata internazionale dedicato a questo tema. Il dato è stato presentato nel recente convegno annuale, il sedicesimo, della Società di Tossicologia clinica-Sitox, che è stato ospitato proprio alla Maugeri di Pavia e a cui hanno partecipato oltre 150 medici tossicologi provenienti da tutta Italia. 

Nella seconda giornata di lavori, il Centro diretto da Carlo Locatelli ha presentato i dati del 2018-2021 relativi ai casi di tentato suicidio mediante intossicazione, nella fascia 10-19 anni, riscontrati nei pronto soccorso italiani e gestiti dal Centro, attraverso le consulenze tossicologiche h24, 7 giorni 7.

“Nel 2021”, spiega Locatelli, “è stato osservato un aumento dell’84,7% dei casi rispetto ai tre anni precedenti con 1.495 casi, ossia una media di quattro al giorno. E sono soprattutto aumentati i casi nelle fasce di età 13-17 anni e, come negli altri anni, il sesso femminile è maggiormente colpito, ma nel 2021 in misura maggiore: 84% dei casi, rispetto al 75% dell’anno precedente”.


Le sostanze utilizzate sono, come negli altri anni, sono prevalentemente i farmaci e, a seguire, prodotti domestici, caustici, vegetali, “ma tra i medicinali abbiamo osservato un maggior coinvolgimento di neuropsicofarmaci rispetto ai periodi precedenti dove a prevalere erano antiinfiammatori e analgesici”, osserva Valeria Petrolini, tossicologa del Centro.

“Da rilevare che questi casi sono esclusivamente quelli legati a un’intossicazione e non quelli relativi ad altre forme autolesionistiche o, purtroppo, i casi che non hanno raggiunto per tempo gli ospedali”. Queste attività, insieme a quelle legate alle nuove droghe che hanno occupato un’intera sessione di lavoro al convegno, hanno riproposto la centralità della tossicologia Maugeri nel sistema di allerta nazionale, oltre all’indispensabile supporto offerto ai pronto-soccorso e ai dipartimenti emergenza-urgenza di tutta Italia.

“Sul fronte delle nuove droghe, tutti i dati raccolti dal CAV Maugeri di Pavia”, conferma Locatelli, “vengono trasferiti al dipartimento politiche antidroga presidenza del Consiglio dei ministri e all’agenzia europea European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction – Emcdda. Un’attività che permette di conoscere la situazione e la sua evoluzione nel nostro Paese ma anche un continuo confronto con i dati di tutti gli altri stati europei su questa nuova problematica di salute pubblica”.

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