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Turismo, cooperazione post-Covid tra Italia e Turchia: imprenditrici siglano accordo

Il Memorandum of Understanding (Mou) è stato firmato nel corso di un webinar tra Aidda e Kagider, le associazioni che rappresentano le donne imprenditrici di Italia e Turchia

Pubblicato:10-06-2020 14:25
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:28
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ROMA – Rafforzare la collaborazione commerciale tra le imprese italiane e turche anche attraverso l’organizzazione di B2B, meeting. Garantire una piu’ forte cooperazione per investimenti esteri. Contribuire a consolidare il dialogo tra i rispettivi governi e istituzioni politiche ed economiche. Sono questi, in sintesi, i contenuti del Memorandum of Understanding (Mou) firmato oggi nel corso di un webinar tra Aidda e Kagider, le associazioni che rappresentano le donne imprenditrici di Italia e Turchia. Il confronto via web, aperto dalle presidenti delle due associazioni, Maria Claudia Torlasco di Aidda ed Emine Erdem di Kagider e da Marie Christine Oghly, la presidente della Fcem, l’organizzazione mondiale delle donne imprenditrici, e’ stato seguito anche da numerose imprenditrici di altri Paesi, ha messo in luce gli obiettivi delle organizzazioni, le loro prospettive e le richieste ai rispettivi governi nella fase post Covid-19, in particolare focalizzandosi sul tema del turismo

Non sono mancate esperienze personali di adattamento al contesto pandemico, alle nuove restrizioni e risposte immediate per riconvertire il business, aprendosi anche a nuovi mercati. Lilli Samer, presidente della delegazione Friuli-Venezia Giulia, ha sottolineato che Aidda e’ la prima associazione italiana nata per rappresentare le donne imprenditrici, alle quali fornisce un network di eccellenza. Lo scopo di Aidda e’ supportare una forte presenza di donne nei processi di decision making, soprattutto in questo momento di forte instabilita’. Sono stati, quindi, organizzati quattro tavoli virtuali in seno all’associazione in materia di agricoltura, economia, turismo, industria. E proprio sui temi economici e finanziari si e’ concentrato l’intervento di Antonella Giachetti, vicepresidente vicaria nazionale di Aidda e coordinatrice del tavolo.

“Il tavolo dedicato agli aspetti economici e finanziari ha come primo obiettivo di diventare un collegamento attivo tra l’industria del turismo e il ministero del Turismo”, ha spiegato Giachetti nel corso del suo intervento, che ha messo in evidenza come “il patrimonio socio-economico italiano, costituito soprattutto da piccole e medie imprese, sia a rischio dissoluzione“. Giachetti ha poi illustrato il piano d’azione per una prospettiva femminile del turismo targato Aidda, che ha chiesto: “regole semplici, chiare e trasparenti” per la riapertura, uniformi sul territorio nazionale, e “prestiti non rimborsabili o incentivi fiscali”. 


Per una politica strategica dell’industria del turismo le imprenditrici hanno suggerito “di consentire lo sviluppo dello ‘slow travel‘, una nuova forma di turismo “di maggiore durata e qualita’ superiore” che possa tenere insieme il patrimonio “culturale e naturale” italiano, con itinerari ‘green’ legati a musei, giardini storici e tradizioni culinarie. 

Ornella Laneri, presidente della delegazione Sicilia di Aidda, nel tracciare il percorso delle task force afferenti al tavolo del turismo, ha presentato una serie di webinar incentrati sul futuro e sulle linee governative per la riapertura delle diverse attivita’, ricordando i webinar tenuti recentemente con ospiti Giorgio Palmucci, presidente di Enit, che ha accolto le proposte di turismo sostenibile e il confronto con Lorenza Bonaccorsi, sottosegretaria al Mibact, al quale sono stati chiesti rapidi interventi, regole chiare, uniformita’ territoriale e particolare attenzione a misure di sicurezza nelle zone costiere e montane. 

Dai lavori del tavolo e’ emerso che sarebbe necessario un sostegno economico pubblico attraverso banche o istituti specializzati, eliminazione di tasse locali per il 2020 e sussidi per una riconversione ecosostenibile.

Il programma di Aidda per il turismo ha previsto anche il progetto ‘Women Destination’, illustrato da Elisabetta Cividin, segretaria della delegazione Friuli-Venezia Giulia dell’associazione. Un’iniziativa digitale per promuovere le strutture ricettive al femminile e sottolineare il valore aggiunto e la qualita’ degli itinerari programmabili. L’obiettivo finale di questo progetto e’ innalzare lo standard qualitativo e le facilities del turismo italiano. La pandemia ha messo in moto anche le iniziative di Kagider, presentate da Feyan Kaprali

Sono state creati dei gruppi in base a diverse aree tematiche tra cui tecnologia, formazione ed industria e non sono mancati confronti con le autorita’ governative. Per il momento sono stati garantiti sussidi statali, ma cio’ di cui l’industria avra’ maggiormente bisogno saranno le partnership strategiche, soprattutto per i piccoli business. Le imprenditrici turche ritengono inoltre che ci sara’ una nuova tendenza di viaggi con soggiorni piu’ lunghi, comodi, ecologici e nel rispetto del social environment. Con la firma del Mou, infatti, le due associazioni intendono rafforzare i rapporti tra le imprenditrici associate, creando maggiori opportunita’ a livello internazionale e programmi di international trade ad hoc. Verranno inoltre organizzati incontri B2B, fiere, eventi e meeting tra le parti e verra’ garantita la cooperazione nello sviluppo degli investimenti esteri e nel dialogo con i rispettivi governi e istituzioni politiche ed economiche.

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