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ROMA – “Siamo orgogliosi dei nostri professionisti che si fanno onore davanti al mondo: complimenti al medico calabrese Luigi Camporota che sta curando Boris Johnson. È anche questo il bello dell’Italia e della Calabria nel mondo. I nostri cervelli, le nostre capacità, il nostro lavoro. Chi lo spiega a quelli che all’estero dicono e scrivono “italiani mafiosi e spendaccioni”?”. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini, a proposito del dottor Luigi Camporota, pneumologo che sta curando il primo ministro inglese Boris Johnson.
Luigi Camporota, il medico esperto di terapia intensiva che sta curando il premier inglese Boris Johnson, sarebbe dovuto rientrare a Catanzaro per trascorrere le vacanze pasquali ma l’emergenza coronavirus ne ha vietato la possibilità. Nel capoluogo di regione Camporota è nato e si è formato laureandosi in medicina nel 1995 all’Università Magna Graecia e qui risiedono la madre ed un fratello minore, Paolo.
“Quanto l’emergenza finirà siamo pronti ad accoglierlo per festeggiarlo e rendergli omaggio”. Così alla Dire il sindaco Sergio Abramo che, parlando del suo figlio illustre annoverato anche dal Times e che di diritto rappresenta la scuola catanzarese di Medicina, aggiunge: “Per tutta la nostra comunità è una notizia molto positiva, che testimonia come il livello di preparazione e di studio offerto dal nostro ateneo sia grado di formare medici che riescono ad affermarsi in tutto il mondo”.
“Siamo orgogliosi che in queste ore il nome della Calabria sia legato a Luigi Camporota, il medico di origini catanzaresi che ha in cura il premier britannico Boris Johnson. Ne siamo fortemente orgogliosi perchè è questa Calabria operosa, delle intelligenze e delle professioni, che finalmente deve poter venire a galla come esempio positivo di una regione che merita un futuro migliore”. Così la governatrice Jole Santelli che aggiunge: “Un medico calabrese, figlio del nostro sistema universitario, un luminare della ventilazione polmonare che con la sua alta professionalità rappresenta un fiore nel deserto di questo Covid-19, dal quale la Calabria deve poter rinascere”.
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