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Pensioni, Poletti: “Quelle di reversibilità rimangono come sono”

Il Ministro assicura che "non avranno un euro in meno, né per il passato né per il futuro. Rimangono come sono"

Pubblicato:10-03-2016 10:27
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:08

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Giuliano Poletti

ROMA – Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, intervistato da Radio Capital, usa la metafora del tortellino per commentare i dati sull’occupazione e i pareri di Istat e Bankitalia secondo cui gli sgravi contributivi hanno favorito più del Jobs Act la creazione di nuovi posti di lavoro. “Se i tortellini sono buoni- spiega il Ministro- è difficile decidere se lo sono per la pasta, il ripieno o il brodo di gallina. Il risultato viene da una buona armonia tra incentivi, contratti più flessibili e certi e il ritmo di crescita”.

Alla domanda se non ci sia il timore che con la diminuzione degli sgravi, nel 2016, venga meno l’incentivo ad assumere Poletti risponde che “in prospettiva il numero di occupati dipenderà dal ritmo di crescita. La difficoltà è proprio questa. Se l’Italia cresce lentamente non è che potremo avere un’esplosione dei posti di lavoro. Questo è la difficoltà che abbiamo. Per quanto riguarda la qualità del lavoro dipenderà dal fatto che manterremo per sempre il fatto che quello precario costa di più, quello stabile di meno ovvero l’esatto opposto di quanto accadeva prima”. Quanto al lavoro precario e al boom dei voucher Poletti spiega che secondo lui “ci sono due facce, una positiva e l’altra negativa. La positiva è che i voucher fanno emergere il lavoro nero o situazioni complicate per qualsiasi contratto. Il fatto negativo è che c’è chi li usa in maniera impropria. Noi abbiamo fatto un monitoraggio e a breve presenteremo un report. Posso anticipare che la nostra intenzione è quella di correggere il sistema dei voucher, stringendo i bulloni proprio contro l’uso improprio. Il tema che va affrontato è quello della tracciabilità. La regola secondo cui si comprano i voucher e poi a fine mese si fa il rendiconto di chi li ha usati e come è una cosa che non va bene perché consente di fare come quelli che tengono il biglietto dell’autobus in tasca e timbrano solo se vedono salire il controllore. Adesso cambieranno le regole e si dovrà trimbrare prima. Il mio avvertimento è che chi ha comportamenti illegali o irregolari ha poco tempo davanti”.


Un consiglio ai giovani che cercano un posto di lavoro difficile da trovare oppure pensano di emigrare? “Cercare di fare del proprio meglio- risponde Poletti- si devono cogliere e promuovere le opportunità. L’articolo 18 del futuro è il sapere. Il tema dello studio, della formazione, del rapporto più stretto tra scuola e lavoro è l’obiettivo che costruiamo con Garanzia Giovani. Ai giovani dico che se avete un’idea provate a coltivarla e a realizzarla, non c’è solo il lavoro dipendente, ci si può autocostruire il futuro. Adesso stiamo attivando un programma che aiuta i giovani che si mettono in proprio con finanziamenti senza interessi per sette anni. Per quanto riguarda le esperienze internazionali dico che vanno bene se si tratta di una scelta, un’occasione per imparare e poi magari tornare”.

Infine sulle pensioni di reversibilità il Ministro assicura che “non avranno un euro in meno, né per il passato né per il futuro. Rimangono come sono”.

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