MILANO – Inclusiva, partecipata, diffusa e gratuita. Con un forte carattere internazionale e improntata sui temi dell’accoglienza, delle migrazioni e dei nuovi diritti di cittadinanza. Da padrone la fanno ovviamente i libri e la lettura, considerata bene comune. È l’ottava edizione di ‘Bookcity Milano’, la manifestazione del libro e della lettura organizzata dal comune di Milano e presentata questa mattina al teatro ‘Franco Parenti’. Sul palco del teatro presenti istituzioni e presidenti dei main sponsor della manifestazione. Un forte network pubblico-privato sta infatti alla base di questa manifestazione che quest’anno conta più di 1500 eventi in 5 giorni, dal 13 al 17 novembre.
“Sara là dove la città vive e soffre. Vivrà nelle case delle persone, nelle biblioteche, nelle scuole e nei luoghi classici della cultura milanese. Ma anche nei centri culturali e nelle sale condominiali dei quartieri popolari di Milano. Non c’è zona della città che non veda qualche manifestazione di Bookcity”. Così il Piergaetano Marchetti, presidente Esselunga che è sponsor della rassegna, questa mattina in veste di conduttore.
“Quest’anno abbiamo voluto sottolineare in modo particolare il polo tematico ‘Afriche’. E nel nome c’è già una anticipazione del tema dell’anno prossimo che sarà ambiente. Su questo avremo quindi circa 100 eventi che trattano questa tematica così complessa- ha proseguito Marchetti che poi ha aggiunto- vogliamo essere un filo rosso di tutte le manifestazioni sul libro, non abbiamo nessun egoismo”.
È partito proprio dalla necessità di creare collegamenti, specialmente tra la città e i suoi cittadini, il sindaco di Milano Giuseppe Sala: “Ringrazio tutti voi per il lavoro che continuate a fare. Sempre di più vi allargate e vi adattate ai bisogni della città. Inoltre il tema della lettura ha molte sfaccettature e voi mirate agli aspetti più importanti. Per il settimo anno di fila Milano è la città dove si legge di più. Ma c’è ancora molto da fare- ha detto il sindaco riferendosi ai più giovani- Dobbiamo avvicinare di più i ragazzi alla lettura quindi bene l’attenzione alle scuole. Io da ragazzo non leggevo nulla, mi sono appassionato tardi. Ma la lettura ti trasforma, ti cambia, e ti accompagna per tutta la vita”.
E ancora sui giovani Sala ha dichiarato: “Milano sta crescendo in due segmenti di età. Gli anziani perché si vive di più e i giovani di tutto il mondo che scelgono di venire a Milano. Questa è la vera grande opportunità di Milano. Il tema dell’ambiente è importante e oggi se vuoi parlare ai giovani, oltre tutta la retorica e le esagerazioni, dobbiamo parlare di ambiente. ‘Bookcity’ può essere un esempio, ed è un bene se viene imitato. Milano si prenda cura dell’Italia”.
L’assessore alla Cultura Filippo del Corno ha invece presentato la manifestazione procedendo metaforicamente per piani sequenza: “Milano è tra le prime cinque città europee per vivacità e qualità dell’offerta culturale, insieme a Parigi, Londra, Vienna e Berlino- ha esordito annunciando il riconoscimento di tale status alla città di Milano da parte del cultural and creativity city monitor della Commissione europea- questo è importante per noi perché il sostegno dello stato alla cultura in questi paesi è molto diversa. Milano- ha continuato- da 3 anni è città creativa per l’Unesco. Quest’anno il nostro gemellaggio con la città partner Unesco sarà Barcellona, avremo quindi eventi che permetteranno lo scambio di esperienze e buone pratiche. Voglio poi annunciare che questa edizione ospiterà la prima convention nazionale dei patti locali per la lettura. Sarà una occasione per affermare che è importante arrivare a definire un patto nazionale per intervenire in quei territori che sono più sofferenti dal punto di vista della lettura. Perciò Bookcity sarà presente nei quartieri- Nolo, Gialo, Corvetto-Chiaravalle sino al boschetto di Rogoredo- grazie a scuole, biblioteche di condominio e librerie. Le librerie, voglio precisare, sono veri presidi di cultura e di legalità. Mi rivolgo al legislatore: meritano una legislazione speciale come luoghi di cultura. Il festival- ha poi concluso- vive nella città e la collega. Perciò abbiamo progettato un viaggio sul tram 3, da Duomo a Gratosoglio si scoprirà la città dal centro alla periferia attraverso la lettura”.
In chiusura, il direttore culturale Oliviero Ponte di Pino ha presentato nel dettaglio il programma che da ora è disponibile online. Dall’apertura il 13 novembre che mette al centro la poesia alla chiusura il 17 che coniuga musica e letteratura. Grandi autori internazionali verranno inoltre a spiegare il loro rapporto con l’Europa dopo la Brexit nell’ambito del ‘friendship tour’. Tanti gli anniversari che saranno celebrati: Piazza Fontana, l’allunaggio, case editrici emergenti e di lungo corso, la caduta del muro con l’intervento dell’ultimo ministro della DDR. Grande attenzione poi, hanno promesso gli organizzatori, sarà rivolta a giovani e scuole. 260 incontri per 1400 classi di scuole coinvolte, da Milano a Pavia in collaborazione con USR Lombardia. Uno sguardo infine al sociale. Molte associazioni, carceri, ospedali e case di cura sono entrate a far parte della rete di ‘Bookcity’. Per la prima volta, peraltro, l’associazione omonima che organizza la rassegna ha siglato un accordo di charity partner con ‘Action aid’ proprio per accendere i riflettori sul tema prescelto dalla manifestazione, l’Africa.
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