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VIDEO | Gestione dei rifiuti ad alta informatizzazione con Greenext e Innova

Nasce anche l'alleanza strategica 'Waste alliance' per estendere il modello all'Europa

Pubblicato:08-11-2023 17:39
Ultimo aggiornamento:08-11-2023 18:40
Autore:

innova_ecomondo
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RIMINI – Di fronte a un mercato dei servizi informativi sulla gestione dei servizi di raccolta rifiuti sempre “più complesso da quando è subentrata Arera come ente regolatore del settore”, gli adempimenti che gestori e Comuni devono assolvere “non possono prescindere da una informatizzazione spinta”. E in loro soccorso arriva la suite integrata delle aziende italiane Innova e Greenext, capace di garantire, spiega l’amministratore delegato di Innova Andrea Di Pasquale, non solo “la possibilità di erogare un servizio all’avanguardia con elevati standard in termini percentuali di raccolta differenziata e di qualità del servizio che viene effettuato. Anche la giusta risposta agli adempimenti che si susseguono negli anni“. Più nel dettaglio gestisce tariffa puntuale, geolocalizzazione e trasmissione dei dati di raccolta attraverso piattaforme georeferenziate e modelli di fleet management dei mezzi, sistemi di automazione nella distribuzione di materiale di consumo all’utente per la raccolta differenziata. Inoltre offre un software dedicato alla gestione dei Centri riuso in linea con gli obiettivi ambientali e sociali dell’economia circolare e un nuovo modello di contact center, creato in collaborazione con Mediacom.

Serve anche, mette in luce Di Pasquale, “un cambio culturale”: le aziende, “abituate semplicemente tra virgolette a raccogliere rifiuti per strada, devono anche gestire tutti i processi in maniera moderna”. Più nello specifico, “devono informatizzare i propri servizi, programmare meglio le loro attività. Ecco perché hanno bisogno di player che siano nelle condizioni strutturali di fornire questo tipo di servizi”. L’Italia, chiosa l’Ad, a livello europeo è “leader per come viene gestito il servizio e soprattutto per come, anche dal punto di vista normativo, appunto, sta cercando di dare delle regole. Regole che devono valere da Aosta fino a Pantelleria”. Invece la realtà italiana è “a macchia di leopardo, con eccellenze molto più presenti nel Centro-Nord”.

Qualcosa comunque sta cambiando e “cominciano a esserci anche ottime realtà nel Sud Italia”. Ora l’idea, continua Di Pasquale, è “esportare il modello all’estero, affidandoci a player che hanno la stessa visione che abbiamo avuto noi negli ultimi anni“. Così nasce “Waste alliance”, assieme a Targa Telematics, Emz e Fondazione Operate con l’obiettivo di “essere promotori a livello europeo di questo tipo di attività. Si tratta di “un’alleanza strategica, tecnologica e commerciale, per una serie di servizi legati ai rifiuti che vanno dalla misurazione della raccolta e certificazione alle applicazioni smart city, dalla gestione delle flotte aziendali alla raccolta di prossimità con isole ecologiche intelligenti”.


Tra l’altro la Fondazione Operate presenta domani a Ecomondo “Rapporto 2023 e Agenda 2024 nel settore rifiuti. Delibere Arera al Rentri, le novità e il futuro per il mondo waste”, con i casi di successo di alcuni gestori del servizio di igiene urbana che nel proprio territorio di riferimento hanno implementato sistemi di tariffazione, misurazione, gestione del servizio in condizioni critiche e gestione del rapporto con l’utenza attraverso sistemi digitali di gestione. A livello Paese, conclude Di Paquale, “abbiamo limiti sulla parte impiantistica, soprattutto nei territori del Centro Sud”. L’augurio è dunque che “le amministrazioni stiano lavorando in tal senso e che questo Gap con il Nord Italia possa essere recuperato sulla parte It. E sulla parte informatica la competenza che noi come Innova piuttosto che come Greenext abbiamo maturato negli ultimi anni, è veramente un fiore all’occhiello per l’Italia anche all’interno del contesto europeo”.

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