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Un diciottenne inglese sulla Ferrari: chi è “baby” Bearman

Sostituirà Sainz nel Gp dell'Arabia Saudita. Era già a Jedda per la Formula 2, e sarebbe partito in pole

Pubblicato:08-03-2024 14:05
Ultimo aggiornamento:08-03-2024 15:28

Bearman Ferrari
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ROMA – Carlos Sainz in sala operatoria per un’appendicite. E un diciottenne al suo posto, sulla sua Ferrari, a “sportellare” con Verstappen, Hamilton e Leclerc al primo Gp di Formula 1 della sua vita, in Arabia Saudita. Si chiama Oliver Bearman il “baby” inglese che debutterà tra i grandi questo weekend, strappato letteralmente dalla pole appena conquistata in Formula 2 sullo stesso circuito. Una promozione sul campo di gara.

Il giovanissimo pilota  classe 2005, è già a Jeddah perché impegnato nel secondo round del campionato di F2 con la Prema. E’ un pilota della Ferrari Academy, ma ufficialmente è il pilota di riserva della Haas, e lo scorso anno ha già partecipato a due sessioni di prove libere per il team americano: a Città del Messico e ad Abu Dhabi. Ha chiuso sesto lo scorso campionato di F2. Secondo il Telegraph “è molto apprezzato” in Ferrari.

Diventa di fatto il primo pilota inglese a correre per la Ferrari dai tempi di Nigel Mansell nel 1990, “battendo” metaforicamente Lewis Hamilton, che sbarcherà nella Scuderia solo nel 2025. E diventerà anche il terzo pilota più giovane a partecipare a un Gran Premio di F1, dietro a Lance Stroll e Max Verstappen.


Cresciuto a Chelmsford, che ha preso parte per la prima volta a una gara di kart a otto anni. Un anno dopo finì tra i primi cinque al British Karting GP e conquistò il quarto posto nella classe cadetta del campionato nazionale. Ha la benzina nel sangue: padre, zio e nonno di Bearman hanno tutti gareggiato negli sport motoristici a vari livelli. 

Bearman, passato alle monoposto solo nel 2020, e poi approdato alla Ferrari Academy alla fine dell’anno successivo, si dice pronto: “So di avere quello che serve. Prima di tutto, devo fare un lavoro sufficientemente buono per compiere il primo passo. Ma non ho dubbi che se riceverò una convocazione, sarò pronto a partire”.

Avrà con il numero 38, che la Ferrari non utilizza da oltre 60 anni, ma che porta bene ai piloti britannici: Nel GP di Spagna del 1954 era il numero di Mike Hawthorn, che vinse quella gara.

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