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Diamanti, pietre preziose e reperti storici rubati: a Bologna trovato un tesoro da 6 milioni di euro nella casa di un 70enne

Si tratta del risultato di furti commessi nell'arco di almeno 20 anni. L'uomo è un professionista incensurato

Pubblicato:08-03-2023 16:58
Ultimo aggiornamento:08-03-2023 16:58
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BOLOGNA –  Aveva nelle sue quattro abitazioni, nelle province di Bologna e Ravenna e nelle Marche, in tre cantine e in alcune cassette di sicurezza un vero e proprio tesoro fatto di diamanti, altre pietre preziose, monete d’oro, orologi di pregio e molto altro (tra cui anche sei casse piene di fossili e un dente di mammut), risultato essere il provento di furti commessi nell’arco di almeno 20 anni e il cui valore dovrebbe aggirarsi, complessivamente, sui sei milioni di euro. Questa la scoperta fatta dalla Sezione Reati contro il patrimonio della Squadra mobile di Bologna nel corso di una serie di perquisizioni a carico di un professionista di circa 70 anni, incensurato e finora mai sfiorato da indagini di polizia, che ora è indagato a piede libero per ricettazione.

L’uomo, spiegano in conferenza stampa il capo della Mobile Roberto Pititto e il dirigente della Sezione Reati contro il patrimonio Carmelo Contissa, è stato individuato grazie al fatto che la sua abitazione bolognese, dove vive con la moglie (non indagata) veniva frequentata da una serie di ricettatori di medio-basso livello, dai quali l’indagato, a quanto pare un vero e proprio collezionista, acquistava la merce. Nel corso delle perquisizioni svolte nei mesi scorsi, dettagliano i due poliziotti, sono stati trovati oggetti di ogni tipo: non solo gioielli e preziosi, ma anche foto e videocamere, apparecchi elettronici, collezioni di farfalle e coleotteri, capi di divise militari della Seconda guerra mondiale, pistole antiche ad avancarica e anche 330.000 euro in contanti che l’uomo teneva nascosti in un finto libro. Per requisire tutta la refurtiva, sequestrata su disposizione del pm Manuela Cavallo, la Polizia si è dovuta rivolgere ad una ditta di traslochi, che alla fine ha portato via 65 casse del peso complessivo di 1,5 tonnellate.

Al momento, precisano Pititto e Contissa, non è ancora stato possibile catalogare tutta la merce sequestrata, che il 70enne teneva nascosta nei posti più impensabili, perfino in un barattolo di crema Nivea. Finora la Polizia è riuscita a censire un decimo del patrimonio sequestrato, restituendo ai legittimi proprietari oggetti per un valore di circa 600.000 euro, risultati provento di furti commessi negli ultimi 20 anni in tutto il Centro-Nord. Per provare a risalire ai proprietari degli oggetti sequestrati si è anche deciso di predisporre una pagina ad hoc sul sito della Questura bolognese, visibile al link questure.poliziadistato.it/it/Bologna/articolo/301364083cd999228775730150. In questa pagina, che viene costantemente aggiornata, la Polizia sta catalogando, suddividendoli per categoria, tutti i beni recuperati nel corso dell’operazione, battezzata ‘Aurum’, per consentire a chi ha subito furti di oggetti preziosi possa verificare se tra la refurtiva sequestrata ci siano appunto questi oggetti. Chi dovesse trovare, guardando le foto pubblicate sul sito, qualcosa di sua proprietà, può chiamare lo 051-6401776, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 15.30 alle 17.30. 


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