NEWS:

Appuntamento con la musica barocca a Sesto al Reghena: in scena ‘Sotto l’ombra di un faggio’

Oggi alle 20.30 nella sala Abbaziale "una serata dedicata al Barocco del tardo Seicento dal programma inconsueto", come spiega l'ideatrice Donatella Busetto

Pubblicato:07-12-2022 13:58
Ultimo aggiornamento:07-12-2022 13:58
Autore:

donatella_busetto_musica_barocca
FacebookLinkedIn

SACILE (PORDENONE) – Il repertorio del barocco rivisto in chiave contemporanea, senza stravolgere i tradizionali canoni musicali del genere: è la cifra delle produzioni firmate Cenacolo Musicale, ensemble con base a Sacile che, di volta in volta, si arricchisce di nuovi musicisti. Su questo binario si svolgerà anche il concerto finale del Festival MusicAntica Baroque stories 22. Questa sera alle 20.30 nella sala Abbaziale di Sesto al Reghena (Pordenone) andrà in scena ‘Sotto l’ombra di un faggio’: le cantate per basso di Alessandro Scarlatti.

“La rassegna, cominciata a maggio con il concerto su Antonio Valente e il repertorio cembalistico di fine cinquecento, si conclude con una serata dedicata al Barocco del tardo Seicento dal programma inconsueto – spiega Donatella Busetto, ideatrice dell’evento – incentrata sulle Cantate per voce di Basso di Alessandro Scarlatti, uno degli esponenti più rappresentativi di questo affascinante repertorio”. La parabola del Festival, tra, incroci e rivisitazioni e incursioni nella contemporaneità, si chiude nel segno dell’autentico repertorio barocco. Busetto è fondatrice e presidente dell’associazione Barocco Europeo, nata nel 2000, e del gruppo Cenacolo Musicale, con all’attivo svariati allestimenti di spettacoli e rassegne che dal Friuli Venezia Giulia raggiungono le scene internazionali. Le loro formule hanno sempre un’espressività ricca, grazie all’unione con elementi multimediali, con la cura delle scenografie. “Ogni intersezione con altri generi ed espressioni è per noi interessante e merita la proposta al pubblico”.

Nel concerto conclusivo a Sesto al Reghena il solista è il baritono Patrizio La Placa, giovanissimo romano attivo sia nella Cappella Sistina sia al Conservatorio di Santa Cecilia. Sarà accompagnato dall’organico strumentale del Cenacolo Musicale, formato da Gabriele Politi e Leonardo Bellesini ai violini, Cristina Vidoni al violoncello, Fabiano Merlante alla tiorba e la stessa Donatella Busetto all’organo. Per una piccola guida al concerto, basti sapere che, come spiega la ideatrice e concertatrice, “il programma presenta brani del repertorio barocco in una ricerca non scontata: le cantate per voci di basso sono una rarità, abbiamo scelto di proporle in chiave monografica, restando su Scarlatti”.


Uno spettacolo del genere vive grazie a un lavoro dietro le quinte molto articolato. “Le energie per la programmazione, soprattutto in questo momento storico, spesso si spendono nella cura degli aspetti economici e pratici, ma la produzione comincia già tanto tempo prima del debutto. Siamo partiti con un concorso per il reclutamento dei musicisti, guidato da una giuria di 23 esperti, fra compositori, sovrintendenti, critici, discografici“. E il pubblico? “Non è stato semplice ripartire, un anno fa – racconta Busetto – e oggi le iniziative a teatro sono moltissime, ma siamo certi che la nostra proposta sarà compresa per la sua unicità“.

Barocco Europeo intanto, prosegue le sue attività dedicate alla formazione e alla promozione dei giovani. “Dopo aver concluso un’importante masterclass con Sara Mingardo, contralto veneziana di fama internazionale, con il corredo del tutto inconsueto della registrazione di videoclip promozionali per ciascun cantante iscritto alla Masterclass, l’impegno è rivolto alla cura dell’auto-promozione degli artisti, che, soprattutto adesso, necessita di un buon uso della tecnologia. Abbiamo inaugurato quest’anno il primo Corso di Videomaking, realizzato in collaborazione con Cinemazero di Pordenone, che ha registrato già l’overbooking di iscritti, quasi tutti tra gli allievi degli Istituti Superiori del Capoluogo. Il Corso avrà proseguimento sia nel 2023 sia nel 2024″.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it