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NAPOLI – Mani sporche di sangue: così gli studenti dell’Università degli studi di Napoli L’Orientale si sono presentati, nel primo pomeriggio, fuori alla sede di palazzo Giusso dell’ateneo. Da ieri il plesso è occupato per mostrare “solidarietà alla resistenza del popolo palestinese” e oggi gli studenti si sono resi protagonisti di un flash mob per rispondere “alle dichiarazioni della ministra dell’Università Bernini”.
“È il secondo giorno che gli studenti de L’Orientale si riappropriano di uno dei loro luoghi di formazione, che ripartono dagli studenti e si contrappongono alle voci del rettore Tottoli”, spiega una studentessa, che poi incalza: “violenti sono coloro che appoggiano un governo assassino, che porta avanti un regime di apartheid, un vero e proprio genocidio, un governo che bombarda quotidianamente e indiscriminatamente ospedali, case, scuole, che ha provocato in un solo mese diecimila morti tra uomini, donne e bambini”. In alto bandiere della Palestina e cartelli che riportano le immagini dei morti a Gaza, parlando di “crimini di guerra” o usando scritte provocatorie come: “E se fosse Napoli?”.
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